XIV edizione della Giornata Nazionale FIABADAY

Anche quest’anno, con la campagna di sensibilizzazione “Raccontiamo l’inclusione…Coloriamo il mondo”, FIABA Onlus (Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche) organizza una giornata ricca di cultura, riflessione e allegria, dedicata a tutti coloro che vogliono impegnarsi per una società inclusiva

Domenica 2 ottobre si è svolta  a Roma, in Piazza Colonna, dalle ore 10 alle ore 19, la XIV edizione della “Giornata Nazionale FIABADAY per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche”. La Campagna di Sensibilizzazione di quest’anno, alla cui base c’è, come di consueto, l’intenzione di voler coinvolgere tutti i cittadini a considerare l’integrazione e l’accoglienza come valori fondanti di una società realmente aperta e partecipativa, porta il titolo “Raccontiamo l’inclusione….Coloriamo il mondo”.

La giornata prevede tanti momenti, tutti diversi tra loro ma ugualmente ricchi di significato: si inizia con l’apertura di Palazzo Chigi e Palazzo Ferrajoli per visite guidate a gruppi di persone con disabilità e ai loro accompagnatori. A seguire sul “Palco FIABADAY” si alterneranno i saluti istituzionali, da Sua Santità Papa Francesco al Ministro per le Riforme Costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, all’Assessore alla Persona Laura Baldassarre, a numerose performance musicali e teatrali.

Non mancheranno le occasioni di approfondimento sulla scuola e sugli insegnanti di sostegno, sull’accessibilità al trasporto pubblico e privato e sui servizi digitali, lo sport e il movimento. Durante i diversi momenti di riflessione, coordinati dal Presidente di FIABA Giuseppe Trieste, il Consigliere Nazionale CNGeGL e Presidente Geoweb Spa Marco Nardini interverrà nel dibattito “#futurigeometri e riprogettazione del costruito nell’ottica dell’universal design” e aggiornerà il pubblico sulle nuove linee guida della prassi di riferimento elaborata in collaborazione con UNI. Un tavolo di lavoro e un documento in consultazione pubblica fino al 9 ottobre che, al più presto, potrebbe segnare una svolta sulle modalità di attuazione dell’accessibilità nel nostro Paese.