Una preziosa risorsa per geometri e geologi: online Il Portale dell’Acqua
La nuova sezione del portale governativo italiasicura, pensata per geometri e geologi, è interamente dedicata ai servizi idrici.
È interamente dedicata ai servizi idrici la nuova sezione del portale italiasicura.che, fra l’altro, consentirà a cittadini, geometri e geologi, di poter controllare e verificare online lo stato delle opere e della gestione del servizio idrico nella propria città.
Nel portale, geometri, geologi e cittadini, potranno consultare quali sono le problematiche del proprio territorio di appartenenza e gli interventi previsti dal Governo.
In particolare sono disponibili su mappa la geografia delle infrazioni sulla depurazione e gli investimenti pubblici su acquedotti, fognature e depuratori con la descrizione del loro stato di attuazione. Sono presenti anche altri contenuti da esplorare relativi alla governance del settore.
Un attenzione per le acque che sta portando il Governo, proprio in questi giorni, a lanciare un grande piano di lavoro e di ripresa degli investimenti con diverse soluzioni per permetterà, in pochi anni, di allineare tutto il nostro Paese agli standard idrici europei.
L’importante annuncio è stato dato dato in occasione del 22 Marzo , giornata mondiale dell’acqua. Un appuntamento che va oltre un semplice spot. Oggi in Italia lo stato ecologico superiore al buono è stato raggiunto solo dal 25% dei corpi idrici superficiali, mentre lo stato chimico buono è stato raggiunto solo dal 18%. La percentuale dei corpi idrici superficiali che riesce a soddisfare tutti i requisiti è pari solo al 10%.
Una situazione con cui quotidianamente geometri, geologi e biologi si vedono costretti a confrontarsi e che ha portato l’Unione Europea ad emanare diversi provvedimenti, tra cui l’interessante indicazione sul recupero e depurazione delle acque piovane
Una situazione dalla tinte fosche, che andando avanti di questo passo non accennerà a migliorare. Le previsioni per il futuro infatti non sono migliori, come risulta da quanto comunicato dal nostro Paese alla Commissione europea.
Per dare un quadro più chiaro della situazione delle acque Legambiente ha recentemente ricordato i tristi casi della Tamoil a Cremona e quello di Augusta, Priolo e Melilli in Sicilia, con falde contaminate da idrocarburi; la valle del fiume Sacco nel Lazio, il basso bacino del Chienti o il fiume Sarno, ancora da bonificare, il canale Navile di Bologna, le realtà lagunari di Grado e Marano in Friuli.
Ma sono decine i casi di inquinamento con cui geometri e tecnici italiani si vedono costretti quotidianamente a combattere.