Una pioggia di milioni (3,6 milioni di euro) in arrivo per l’edilizia dell’Emilia Romagna
All’Emilia-Romagna 3,6 milioni di euro dal Ministero del Lavoro per la crisi nel settore dell’edilizia
Una pioggia di milioni (3,6 milioni di euro) in arrivo per l’edilizia dell’Emilia Romagna. A farli piovere è il Fondo nazionale, istituito nel 2014 con la legge di stabilità. La Regione Emilia Romagna accede al finanziamento dopo aver candidato un proprio programma di intervento (accettato ). A fronte di 11 Regioni e Province autonome che hanno inviato la loro candidatura per ottenere dei finanziamenti in edilizia, 5 sono state quelle che a seguito di una valutazione qualitativa dei progetti sono state ammesse al finanziamento.
Quali regioni hanno ottenuto i finanziamenti richiesti per l’edilizia ?
Oltre all’Emilia-Romagna, sono stati finanziati i progetti nel settore dell’edilizia e delle costruzioni di Lazio (3,4 milioni), Lombardia (1,7 milioni), Marche (2,2 milioni) e Sardegna (3,9).
Il settore delle costruzioni in Emilia-Romagna ha perso in sette anni di crisi il 18% degli occupati, di cui circa 28 mila addetti in cassa integrazione. Negli anni della crisi, il comparto ha perso circa il 31% del valore aggiunto ed è previsto ancora un calo nel 2015.
La Regione per questo ha stilato con il proprio programma un progetto che potesse interessare l’intera filiera dell’abitare, comprendendo quindi oltre alle aziende di costruzione degli edifici, anche le attività estrattive di minerali per materiali da costruzioni e legno, produzioni di piastrelle e calcestruzzi, infissi e serrature, produzione di componenti meccaniche per le abitazioni, attività di ingegneria e architettura.
Il piano dell’Emilia-Romagna, secondo quanto comunicato dagli uffici bolognesi, sarà articolato nelle diverse attività che sono già state sperimentate nell’ambito della programmazione regionale a contrasto della crisi.
Si prevede la ricollocazione professionale, anche in altri settori, degli ex addetti del comparto edilizia attraverso corsi di formazione, tirocini retribuiti e accompagnamento al lavoro, percorsi a sostegno per l’avvio di una attività autonoma o imprenditoriale e incentivi per le aziende che assumono gli over 50, i lavoratori a maggiore rischio di esclusione.
Le azioni, che saranno messe in campo nell’ arco temporale settembre 2015 – 31 agosto 2017, riguarderanno oltre 1.100 lavoratori in cassa integrazione e in mobilità, ma anche i disoccupati da almeno un anno.