Terremoto del 24 agosto. Comunicato stampa Finco: cordoglio, responsabilità e proposte
L’evento tragico di una settimana fa deve indurre qualche riflessione composta e rispettosa del dolore di coloro che sono stati colpiti ma nondimeno necessaria.
La Federazione Finco e le sue articolazioni merceologiche e produttive sono pronte a prestare la collaborazione che le autorità preposte ritenessero eventualmente di richiedere sia sotto il profilo di tipologie di soccorso più immediato (si veda ad esempio quello stradale e di ausilio al movimento) sia quello prevedibile in un secondo momento sotto il profilo della ricostruzione e del restauro fruendo delle competenze delle Filiere Industriali della manutenzione, dell’involucro e dei beni culturali della Federazione.
All’immenso dolore per le vittime ed i loro familiari si aggiungono gli oltre 3 miliardi di danni economici, che avrebbero potuto essere almeno in parte evitati (in parte, certo, ma la parte con il più alto sacrificio umano) attraverso un diffuso programma di miglioramento sismico.
Finco insiste da tempo sulla centralità degli aspetti sismici al punto di aver previsto e presentato un progetto “Per un Italia più bella e più sicura” nell’ambito del quale si parte dal dato che tutto il nostro Paese è di fatto a rischio sismico.
Tale progetto in tre fasi prevede una “due diligence” obbligatoria del territorio e del costruito a cura di giovani progettisti italiani (ingegneri, architetti, periti industriali ecc), volta a rilevare lo stato dell’arte anche in termini di sostenibilità sismica ed a suggerire il livello di intervento per la eventuale messa in sicurezza. Oltre a forme di incentivi e finanziamento agevolato per facilitare l’azione dei privati e delle proprietà immobiliari.
Occorre considerare l’adeguamento sismico come una improcrastinabile necessità accompagnata da norme che ne prevedano un determinato grado di obbligatorietà collegato all’erogazioni di incentivazioni fiscali all’uopo e da una idonea assicurazione del fabbricato.