TASI, il modello unico obbligatorio: vincoli per pubbliche amministrazioni e per cittadini
Il modello TASI da utilizzare è quello approvato a livello centrale dal MEF, i Comuni devono metterlo a disposizione.
Con la Risoluzione numero 3 il Dipartimento delle Finanze ha chiarito che la modulistica relativa alla TASI deve essere unica su tutto il territorio nazionale. Nessun tipo di “creatività locale” potrà essere concessa.
La norma richiamata dal dipartimento delle finanze afferma chiaramente che “la dichiarazione TASI deve essere redatta su modello messo a disposizione dal Comune”,e che questo deve essere distribuito esclusivamente dal Comune interessato. L’interpretazione della norma secondo la quale il modello TASI è unico in tutt’Italia, risulta in linea con il principio di semplificazione amministrativa degli adempimenti dei contribuenti che prevede l’utilizzo di un prospetto unico a livello nazionale anche per gli obblighi locali.
La precisazione è arrivata a fronte delle iniziative intraprese da alcuni Comuni italiani, di distribuire ai contribuenti una modulistica differente da quella predisposta dagli organi centrali dello stato.
Una scelta che se avesse preso piede avrebbe generato un caos burocratico in netto contrasto con il senso stesso della norma
“Tale scelta avrebbe costretto i contribuenti, soprattutto quelli che hanno immobili dislocati in più Comuni, a dover informarsi presso ciascun Comune circa l’adozione di eventuali modelli di dichiarazione TASI e, in caso positivo, ad adattare le proprie procedure in relazione alle varie modalità di compilazione richieste nei diversi modelli. In tal modo sarebbe impossibile predisporre procedura e software unici per assolvere gli obblighi dichiarativi. Pertanto, al fine di superare tale criticità, è stata rappresentata la necessità di poter disporre di un unico modello di dichiarazione valevole per l’intero territorio nazionale. Al riguardo, esaminata la fattispecie , si ritiene che, dalla lettura delle norme che disciplinano la TASI, emerge che il modello di dichiarazione deve essere approvato con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze”.