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Attualità

Statuto lavoro autonomo, un atto di equità per rilanciare il Paese

Statuto lavoro autonomo: Acta, Alta partecipazione, Confassociazioni e Confprofessioni esprimono soddisfazione per le misure varate dal governo a favore delle partite Iva

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Statuto lavoro autonomo: Acta, Alta partecipazione, Confassociazioni e Confprofessioni esprimono soddisfazione per le misure varate dal governo a favore delle partite Iva e dei professionisti. Battaglia vinta per 2 milioni di lavoratori

Finalmente un atto di equità che riconosce il valore e la dignità del lavoro autonomo e professionale. Battaglia vinta per Acta, Alta partecipazione, Confassociazioni e Confprofessioni che esprimono grande soddisfazione per l’approvazione del disegno di legge per lo Statuto lavoro autonomo, varato ieri dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento, infatti, ha accolto le istanze di tutti i liberi professionisti e dei freelance; una norma tanto attesa che mette la parola fine alle disparità nel mercato del lavoro.

 Secondo le associazioni professionali che più si sono battute per affermare i diritti fondamentali di oltre 2 milioni di lavoratori autonomi, misure quali la deducibilità integrale delle spese di formazione, il rispetto dei termini di pagamento e l’accesso agli appalti pubblici e la conferma dei fondi strutturali europei rappresentano senza dubbio una tappa fondamentale per competere ad armi pari sul mercato dei servizi professionali. Allo stesso tempo il rafforzamento di diritti fondamentali sulla maternità, sulla malattia e gli infortuni sono il segno tangibile di un rinnovato interesse per una parte importante del tessuto economico del Paese.

Lo Statuto lavoro autonomo rappresenta, infatti, l’inizio di un nuovo percorso di crescita per l’intero Paese, reso possibile dalla sensibilità di una larga parte del governo e del parlamento, ma anche dalla perseveranza di quanti hanno portato avanti una battaglia di equità e di giustizia, per affermare  l’identità del lavoro autonomo e professionale. Naturalmente, alcune parti del provvedimento sono perfettibili, sia nella definizione delle misure di tutela, sia sul fronte previdenziale e fiscale, prima di arrivare in tempi rapidi all’approvazione finale in parlamento.

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