Guida pratica alla gestione dello sfrido nei lavori edili
Guida completa alla gestione dello sfrido in edilizia: strategie, calcoli e consigli per minimizzare gli scarti e ottimizzare l'utilizzo dei materiali.
Lo sfrido è un elemento chiave nel settore dell’edilizia e nella lavorazione di materiali come legno e metalli. Esso rappresenta l’eccedenza di materiale necessaria per compensare i tagli e gli scarti che si generano durante la posa di pavimenti, battiscopa e cornici. Un corretto calcolo e una gestione efficace dello sfrido permettono di evitare sprechi, ridurre i costi e promuovere pratiche sostenibili.
Guida completa alla gestione dello sfrido in edilizia: strategie, calcoli e consigli per minimizzare gli scarti e ottimizzare l’utilizzo dei materiali.
In edilizia, lo sfrido indica la quantità aggiuntiva di materiale necessaria per eseguire lavori di posa o produzione. Questo valore, solitamente espresso in percentuale, aiuta a garantire che non vi siano carenze durante i lavori, specialmente in progetti che coinvolgono superfici complesse o materiali fragili.
Fattori che influenzano lo sfrido in edilizia
Diversi elementi influenzano la percentuale di sfrido da considerare:
- Tipo di materiale: piastrelle, doghe, rotoli, aste.
- Forma della superficie: ampi spazi aperti o ambienti piccoli con pareti irregolari.
- Dimensione dei materiali: piastrelle di grandi dimensioni (es. 100×100 cm) tendono a generare più scarto rispetto a formati più piccoli (es. 15×15 cm).
- Direzione di posa: una posa diagonale genera più scarti rispetto a una posa lineare.
- Fragilità del materiale: materiali delicati potrebbero rompersi facilmente durante la lavorazione.
Strategie per ridurre lo sfrido nei lavori edili
- Pianificazione Dettagliata: effettuare misurazioni precise e pianificare accuratamente ogni fase della posa aiuta a ridurre gli errori e gli sprechi.
- Scelta di Materiali Adeguati: scegliere materiali che si adattino alla superficie da coprire minimizza i tagli e gli scarti.
- Tecniche di Posa Efficienti: la posa lineare genera meno scarti rispetto a una posa diagonale.
- Utilizzo di Strumenti di Precisione: strumenti di taglio adeguati consentono tagli più precisi e minore produzione di scarti.
- Formazione del Personale: operatori formati correttamente lavorano con maggiore precisione e riducono gli errori.
- Recupero e Riutilizzo degli Scarti: gli scarti possono spesso essere riutilizzati in altre parti del progetto o in futuri lavori di ristrutturazione.
Calcolo dello sfrido per tipologia di materiale
Piastrelle e Doghe
Per materiali come gres porcellanato, parquet, SPC, LVT o laminato, è necessario aggiungere circa un 10% di materiale in più rispetto alla superficie netta da coprire.
Esempio pratico:
- Superficie netta: 50 mq
- Sfrido del 10%: totale 55 mq
- Confezione da 1,44 mq per scatola
- Totale: 39 confezioni (56,16 mq)
- Rotoli di PVC e Gomma
Per materiali in rotoli, il calcolo va effettuato in base ai teli da tagliare, richiedendo una planimetria dettagliata per la stima precisa.
Battiscopa e Cornici
Per formati in aste, solitamente dai 200 cm ai 300 cm, si somma il perimetro da coprire e si arrotonda al numero di aste intere, aggiungendo una piccola scorta.
Esempio pratico:
- Perimetro totale: 35 metri
- Aste da 2 metri
- Totale: 18 aste (36 metri)
- Aggiunta scorta per tre stanze: 21 aste totali
Una gestione attenta dello sfrido permette di ottimizzare l’uso dei materiali, ridurre i costi e promuovere pratiche più sostenibili nel settore edile. Pianificare con cura, scegliere materiali adatti e adottare tecniche di posa efficienti sono le chiavi per minimizzare gli sprechi e garantire un risultato professionale e di qualità.
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