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Se supera l’80% del valore dell’immobile il mutuo è nullo

È nullo il mutuo concesso dalla banca in misura superiore all’80% del valore, ipotecario e non di mercato, dell’immobile.

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È nullo il mutuo concesso dalla banca in misura superiore all’80% del valore, ipotecario e non di mercato, dell’immobile. A dirlo è stato il Tribunale di Firenze in una recente ordinanza.

 

Si tratta di un principio legato alla disciplina del mutuo che potrebbe creare seri problemi alle banche, spesso colpevoli di superare il limite nel finanziamento fondiario concesso ai propri clienti al solo scopo di aumentare la quota rimborsabile e, quindi, il calcolo degli interessi.

 

 Una cattiva notizia per decine e decine di istituti bancari ma sicuramente una splendida notizia con cui iniziare il 2015 per migliaia di italiani.

La pratica al giorno d’oggi è tutt’altro che infrequente infatti.

Spesso il cliente, che non ha la somma sufficiente a coprire l’acquisto di un immobile, chiede alla banca il finanziamento per l’intero valore del bene. A questo punto, l’istituto di credito, che per legge può finanziarne solamente l’80%, procede all’istruttoria e nomina un proprio perito, il quale valuta il valore dell’immobile e, quindi, determina la quota finanziabile. È ovvio che, laddove il valore dell’immobile venga sovrastimato rispetto a quello effettivo, il cliente può usufruire di un mutuo di importo superiore rispetto a quello a cui, altrimenti, avrebbe diritto.

 Dopo un primo periodo non è infrequente che il cliente si trovi nell’impossibilità di restituire i maggiori importi finanziati richiesti dal mutuo. Ed è qui che interviene la sentenza in commento.

L’ordinanza dei giudici toscani risulta particolarmente  importante perché sottolinea che il valore degli immobili su cui calcolare l’80% non è quello di mercato ma quello ipotecario o cauzionale, così come definito dalle direttive europee. Alcune banche, però, hanno svolto e continuano a svolgere gli accertamenti peritali di valutazione immobiliare, prendendo come riferimento il valore di mercato che è più alto del valore ipotecario.

Il valore di mercato infatti corrisponde al valore dell’immobile come se si dovesse vendere al momento della perizia mentre il valore ipotecario richiede che il perito valuti, secondo un prudente apprezzamento, la futura negoziabilità dell’immobile.

 

La sentenza potrebbe aiutare la ripresa del mercato del mattone e sancire la fine della crisi del mercato del edilizia che ha portato in sette anni ad un crollo di quasi il 30 %

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