Salone del Mobile: premi assegnati
Assegnati i premi per il salone del mobile 2016. Un'occasione per fare il punto su prodotti, processi, materiali e tecnologia
Un premio internazionale che effettivamente mancava, il Salone del Mobile. Milano award, che va a completare il ruolo di primaria importanza che la kermesse milanese riveste ormai da decenni nel panorama mondiale del design. Un’occasione per fare il punto, dopo l’intensa Design week, su prodotti ma anche su processi, materiali e tecnologia, tutti elementi sostanziali del design contemporaneo. Annunciato lo scorso febbraio, il premio punta a valorizzare le idee, la creatività, l’innovazione e la tecnologia, rivolgendosi ai designer già affermati così come agli esordienti, ai prodotti, agli allestimenti e più in generale all’abitare.
La giuria, composta da Silvana Annicchiarico direttrice del Triennale Design Museum, Domitilla Dardi curatrice per il design al MAXXI, Massimo Mini amministratoredelegato di designboom, Ettore Mocchetti direttore di AD Italia, Margherita Palli scenografa, Livia Peraldo Matton direttrice di Elle Decor Italia e Davide Rampello docente di Arti e mestieri dei territori al Politecnico di Milano, ha selezionato I vincitori nelle otto categorie previste dal premio. Ecco le scelte operate e le motivazioni.
Miglior prodotto/Sedute-Imbottiti: All Plastic Chair, Jasper Morrison, Vitra. Perché riesce a realizzare il modello della sedia tradizionale in un unico stampo in plastica mantenendo le caratteristiche di una seduta in legno.
Miglior prodotto/Sistema arredo: Commodore, Piero Lissoni, Glas Italia. Perché sa interpretare secondo la sensibilità contemporanea modelli evocativi del passato utilizzando un materiale tradizionale come il vetro, a dimostrazione che alla creatività non c’è mai fine.
Miglior prodotto/Settore cucina: Air, Daniele Lago, Lago. Perché rompe gli schemi della cucina tradizionale interpretando nuovi stili di vita. Un ritorno alle origini che rimette il fuoco al centro del paesaggio domestico.
Miglior prodotto/Settore bagno: Origami, Alberto Meda, Tubes Radiatori. Per la capacità di innovare attraverso la versatilità d’uso e l’originalità morfologica.
Miglior allestimento: Kartell. Perché, con una forza comunicativa unica che evoca il teatrum, stabilisce un nuovo paradigma espositivo che prevede un impiego funzionale alle nuove tecnologie digitali.
Miglior giovane designer: Giacomo Moor. Per aver saputo, come designer artigiano e senza tradire questo imprinting, passare da una dimensione di ricerca personale alla produzione industriale; e per la capacità di trasferire al produttore la propria profonda conoscenza del legno.
Migliore designer: Konstantin Grcic. Perché, rimanendo coerente al proprio rigoroso linguaggio tecnico ed espressivo, è riuscito a esprimere nuove connotazioni estetiche.
Premio speciale della giuria: Cristina Celestino. Per la sua capacità, lei figura di connessione tra i designer giovani e quelli più maturi, di seguire sempre il filo della sperimentazione, e per la sua sagacia nel coniugare temi come la fragilità, il decoro e la delicatezza esprimendoli in una progettazione intelligente che sa rapportarsi al meglio con l’alto artigianato e con l’industria.