SAIE salone delle Costruzioni, a Bologna è andata in scena l’edilizia 4.0: le parole dei protagonisti
I prodotti e le soluzioni formative di Unione Professionisti sono state esposte nel Padiglione 33 stand A 37
Il futuro è dietro l’angolo, anche e sopratutto per quanto concerne il settore edilizio. Un primo assaggio di cosa dobbiamo aspettarci dal futuro dell’Edilizia l’ha offerto il SAIE 2018, il Salone del mattone di Bologna, dove i protagonisti principali del settore edile si sono dati appuntamento per confrontarsi e presentarsi al grande pubblico.
Unione Professionisti è stata presente al SAIE 2018, presso il Padiglione 33 – Stand A37 per tutti i quattro giorni della manifestazione. Nel corso delle giornate del Saie sono state presentate ai visitatori le ultime tendenze in ambito formativo dedicate al mondo dei professionisti italiani, le digital skill, i percorsi di apprendimento certificati e riconosciuti dai principali soggetti istituzionali, e i trend che nei prossimi mesi domineranno e caratterizzeranno il settore della formazione professionale in Italia e nel mondo.
Durante il dibattito sviluppatori durante il Saie 2018 è stata ribadita l’importanza di disporre di una piattaforma open source in grado di facilitare informazioni, conoscenza, interoperabilità e modelli digitali specifici per il settore delle costruzioni. Un’esigenza condivisa dallo stesso Ministro, che ha voluto ricordare come il Mit sosterrà il ruolo dell’Italia nella realizzazione della Piattaforma Digitale Europea delle Costruzioni. Allo stesso tempo ha sottolineato come sia fondamentale aiutare le amministrazioni pubbliche e le stazioni appaltanti a progettare in Bim (Building Information Modeling).
Building Information Modeling che troviamo anche al centro dell’offerta formativa di Unione Professionisti che attualmente propone in catalogo ben due corsi specifici BIM dedicati alla progettazione BIM REVIT.
“Nelle linee programmatiche del Mit è stata messa in evidenza l’importanza dell’uso del Bim e dell’Open Bim come strumenti innovativi necessari per lavorare meglio e in collaborazione con tutti gli operatori del comparto – ha spiegato Toninelli – Grazie all’Open Bim gli appalti possono essere più trasparenti e la costruzione di opere, pubbliche ma anche private, sarà più rapida e anche più economica”.
E proprio partendo dal principio dell’Open Bim, il Mit ha ideato l’Ainop (Archivio informatico nazionale delle opere pubbliche), inserito nel Decreto Genova. Si tratta di un contenitore digitale destinato a diventare uno strumento di monitoraggio continuo dello stato di salute delle opere pubbliche, aggiornato in tempo reale. “Avremo un sistema dinamico e in open data – ha spiegato il Ministro al Saie – che incrociando i dati provenienti da chiunque a vario titolo lavori su un’opera pubblica, metterà a fattor comune tutte le informazioni su una infrastruttura, così da tenerne sotto controllo lo stato di salute”.
Sul fronte del Codice degli Appalti, Toninelli ha ribadito ancora una volta che le modifiche andranno nella direzione di rendere più snelle le procedure, sbloccando il mondo degli appalti, ma sempre avendo come faro, senza cedimenti possibili, la legalità e l’anticorruzione.