Rivoluzione fondi europei: porte aperte ai geometri
L'Europa apre le porte dei fondi europei 2014-2020 anche ai liberi professionisti.
L’Europa apre le porte del fondi europei 2014-2020 anche ai liberi professionisti. Una rivoluzione concettuale che potrà generare un indotto economico lavorativo dalla grande portata e che geometri, geologi e agronomi sembrano aver già recepito nella sua importanza.
“Siamo pronti a intercettare questa nuova possibilità offerta da Bruxelles e dai fondi europei” ha dichiarato il presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (Cnggl), Maurizio Savoncelli ha microfoni dell’Adnkronos “come geometri siamo pronti a portare avanti progetti per i bandi utili al Paese. La nostra priorità va al dissesto del territorio. Abbiamo già incontrato circa 10 assessorati regionali allo Sviluppo economico sulle 20 Regioni italiane. C’è bisogno di fare inserire nelle programmazioni regionali anche l’asset delle professioni, così come chiede Bruxelles, e dobbiamo sedere ai tavoli per portare il nostro contributo”.
Una dichiarazione che va nelle direzione di aprire la professione del geometra versoi le sfide del futuro, senza paura di confrontarsi sul terreno di gioco dei fondi europei.
“come geometri riteniamo che una corretta progettazione ” ha dichiarato Savoncelli “non posso prescindere dallo sviluppare un corretto discorso su prevenzione dei rischi idrogeologici, accatastamento degli immobili demaniali a uso civile, riqualificazione degli edifici e dei poli industriali dismessi, fino alle più moderne questioni relative alle smart cities”
Stando alla dichiarazione del presidente nazionale dei Geometri sembra che la direzione sia oramai presa “la direzione è stata scelta, per mettere sul piatto “attività e competenze per accedere a fondi europei che portino sviluppo, riorganizzazione e risanamento del territorio del nostro Paese.
Con la recente dichiarazione di apertura dei fondi europei anche ai liberi professionisti, l’Europa inaugura una nuova era dei fondi europei. Un cambiamento epocale che sancirà l’apertura di un mercato fondamentale anche a geometri, ingegneri, architetti, un mercato che non sarà più appannaggio dei soli grandi enti di ricerca o alle grandi imprese.