Motivi e indicazioni per le quali l’Italia deve ripartire dalla riqualificazione degli edifici
L’Associazione italiana del polistirolo espanso ha sottoscritto assieme ad altre organizzazioni una lettera inviata alle Istituzioni per sostenere il comparto delle ristrutturazioni edilizie come volano di crescita economica.
Il coronavirus ha devastato diversi settore produttivi, e l’edilizia in particolare è stato tra i settori più colpiti dalla crisi. Per aiutare le imprese a ripartire dopo l’emergenza del coronavirus 24 associazioni, federazioni e organizzazioni del mondo dell’edilizia (tra cui AIPE – Associazione Italiana Polistirene Espanso) hanno scritto una lettera, inviata al governo in data 22 aprile, per chiedere interventi forti e decisi.
“Il settore delle costruzioni ha un’importanza elevata per l’Italia – hanno affermato i fautori dell’iniziativa – nel dettaglio è fondamentale aiutare la ripartenza del settore della riqualificazione edilizia. Questo infatti, se adeguatamente coltivato, può essere un’opportunità di ripresa fortissima, essendo questi lavori collegati a comfort abitativo, sicurezza, e soprattuto all’incremento del valore delle proprietà immobiliari e benefici ambientali”.
Nella missiva, le organizzazioni interessate, invitano il Governo a prendere provvedimenti immediati. su strumenti fiscali già esistenti e consolidati. Intervenire su un nuovo Ecobonus, come da più parti si suggerisce, potrebbe richiedere tempi di apprendimento troppo lunghi per poter generare effetti realmente positivi.
Nella lettera si fa inoltre riferimento alla necessità di portare al 100% le detrazioni fiscali degli interventi realizzati dalle famiglie. Questi lavori possono riguardare la riqualificazione massiva di un edificio, o il Bonus Facciate (90%).
Importanza dei prestiti e del buon funzionamento del sistema bancario.
Nella lettera si richiede la rimodulazione del sistema del Credito d’Imposta e l’allargamento della platea dei beneficiari.
Direttiva UE sul rendimento energetico degli edifici.
Il settore dell’edilizia è fondamentale per raggiungere gli obiettivi energetici e ambientali dell’UE. Allo stesso tempo, edifici migliori e più efficienti dal punto di vista energetico migliorano la qualità della vita dei cittadini apportando ulteriori benefici all’economia e alla società.
Per migliorare il rendimento energetico degli edifici, l’UE ha istituito un quadro legislativo che include la direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia 2010/31 / UE (EPBD) e la direttiva sull’efficienza energetica 2012/27 / UE. Insieme, le direttive promuovono politiche che aiuteranno a raggiungere un patrimonio edilizio altamente decarbonizzato e ad alta efficienza energetica entro il 2050 e a creare un ambiente stabile per le decisioni di investimento.
Nello stesso tempo la direttiva mira a consentire ai consumatori e alle imprese di fare scelte più informate per risparmiare energia e denaro