venerdì, Novembre 15, 2024
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Attualità

Riforma Codice degli appalti vicina alle piccole imprese

“Riforma codice degli appalti più vicina alle piccole imprese”. Così il Presidente di Confartigianato Edilizia Arnaldo Redaelli commenta le misure del nuovo Codice degli appalti varate dalla Camera.

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Secondo Confartigianato Edilizia, le modifiche di riforma al codice degli appalti approvate dalla Camera accolgono le sollecitazioni della Confederazione per valorizzare il ruolo delle micro e piccole imprese, contribuire a risolvere il grave problema dei ritardi di pagamento, semplificare le norme sulla materia, garantire trasparenza nella filiera degli appalti.

“Il lavoro svolto alla Camera dei Deputati” ha fatto rilevare Arnaldo Redaelli Presidente di Confartigianato Edilizia “è stato fondamentale per migliorare il testo di riforma codice degli appalti da parte del Senato, Senato che già aveva introdotto criteri di delega a ‘misura di micro e piccola impresa’ e in attuazione del principio “Think Small First”.

In particolare, sul fronte dei pagamenti, il Presidente Redaelli apprezza le misure, approvate negli ultimissimi giorni , che obbligano la stazione appaltante al pagamento diretto dei subappaltatori in caso di inadempimento da parte dell’appaltatore o su richiesta del subappaltatore.

Così come è importante, per migliorare l’accesso delle micro e piccole imprese agli appalti, il riferimento alla suddivisione in lotti di lavorazione o prestazionali in modo tale da garantire l’effettiva possibilità di partecipazione agli appalti da parte delle micro e piccole imprese. Altrettanto positivi, secondo Confartigianato Edilizia, vengono giudicati i criteri premiali per valorizzare, negli appalti sotto-soglia, la modalità a ‘chilometro zero’ puntando sulle aziende ‘di prossimità’ rispetto al luogo di esecuzione dei lavori e che si impegnano ad utilizzare manodopera locale.

Nel corso del suo intervento inoltre il Presidente Redaelli ha sottolineato l’importanza delle misure premiali per quei concessionari che coinvolgano le Pmi negli appalti, così come valuta positivamente la possibilità di ricorso generalizzato al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, l’esclusione del ricorso al solo criterio del massimo ribasso per le gare ad alta intensità di manodopera e la riduzione degli oneri documentali a carico delle imprese in un’ottica di semplificazione.

 

“Confidiamo ora” ha concluso il Presidente Redaelli “nella rapida e definitiva approvazione da parte del Senato e ci auguriamo che i decreti legislativi di attuazione della delega tengano nel debito conto tutti i criteri introdotti dal Parlamento”.

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