Edilizia, il regolamento tipo fatica a diventare “unico” nelle realtà regionali
Sono 7 le Regioni che hanno dato seguito all’Intesa del 20 ottobre 2016. La Liguria e il Piemonte sono quelle che hanno dato più specificazioni applicative all’elenco delle definizioni uniformi
Sono 7 le Regioni che hanno dato seguito all’Intesa del 20 ottobre 2016. La Liguria e il Piemonte sono quelle che hanno dato più specificazioni applicative all’elenco delle definizioni uniformi
Dall’aggiornamento del dossier Ance risulta che sono 7 le Regioni che hanno dato seguito all’Intesa del 20 ottobre 2016 con la quale è stato approvato il regolamento edilizio tipo (Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Puglia, Piemonte, Veneto).
A distanza di circa 10 mesi da quando le Regioni avrebbero dovuto recepire le indicazioni statali e a più di un anno dall’approvazione dell’Intesa, il regolamento edilizio tipo fatica a diventare “unico” nelle realtà regionali.
Nelle Regioni che hanno recepito il regolamento sono stati dettati metodi e regole differenti: alcune per rendere più agevole il compito dei Comuni hanno fornito maggiori indicazioni mentre altre si sono limate a recepire lo schema di regolamento e le definizioni come contenute nell’Intesa.
La Liguria e il Piemonte sono le Regioni che hanno dato più specificazioni applicative all’elenco delle definizioni uniformi.
La Puglia, dopo aver emanato 5 provvedimenti, con l’ultima delibera è intervenuta sulle definizioni (indicando quelle che hanno rilevanza urbanistica e dettando alcune specificazioni applicative) aggiungendo alle 42 voci altre 11 definizioni ( a seguire il Piemonte che ne ha previste altre due).
Tra le Regioni che hanno recepito l’Intesa (solo sette), nel Veneto e nel Piemonte i Comuni avranno tempo rispettivamente fino a maggio e a luglio 2018 per adeguare il regolamento, mentre nelle altre cinque il termine è scaduto.