Rapporto sul mercato degli immobili non residenziali

Presentato a Roma il Rapporto sul mercato per il settore degli immobili non residenziali a cura dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con Assilea (Associazione Italiana Leasing). All’incontro ha partecipato il Vice Presidente CNGeGL Antonio Benvenuti.

Un andamento piuttosto invariato seppur diversificato, con le vendite dei capannoni in calo del 3,5% e dei negozi in aumento del 2,7% mentre gli uffici chiudono l’anno con un -1,7%. Ecco l’andamento del mercato immobiliare presentato per il settore non residenziale italiano nel 2015, un rapporto curato dall’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con Assilea (Associazione Italiana Leasing), in cui la parte del leone è assegnata al leasing. Il valore dello stipulato dell’immobiliare “costruito” è stato ogni mese, con l’unica esclusione di marzo, di un ammontare maggiore rispetto all’immobiliare da “costruire” e ciò ha determinato un peso del primo (65,9%) quasi doppio rispetto al secondo (34,1%). In positivo anche le compravendite dei negozi che confermano la tendenza del 2015, seppur in misura lieve: il passaggio è da 22.271 a 22.869 transazioni. In calo per il decimo anno consecutivo, invece, gli uffici che scendono ancora del 1,7%. Stessa sorte per i capannoni: dopo il 2014 in rialzo, torna il segno meno, con 9.300 transazioni e una perdita del 3,5%.

 Lo studio sugli immobili non residenziali è stato presentato questa mattina nel corso di un convegno a cui hanno partecipato il vice direttore dell’Agenzia delle Entrate, Gabriella Alemanno, e il vice presidente di Assilea e direttore generale di Credemleasing, Maurizio Giglioli. Fra gli interventi, anche Gianni Guerrieri, direttore dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

 All’appuntamento ha presto parte anche il Vice Presidente CNGeGL Antonio Benvenuti, che ha messo in sottolineato come la fotografia scattata dal Rapporto rifletta il momento economico del Paese. “I segnali positivi ci sono ma per rendere possibile la ripresa è necessario passare alle riforme come, per esempio, la semplificazione delle procedure e degli aspetti fiscali. Altrettanto indispensabile è l’aggiornamento degli strumenti del mercato. Diversamente, rischiamo di costruire un’autostrada e percorrerla a bordo di una “topolino”.