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Qualità dell’aria sotto controllo nell’azienda cosmetica FF Factory grazie a Wavin Italia!

Wavin Italia, la filiale italiana del Gruppo Wavin impegnata nello sviluppo di sistemi di tubazioni plastiche e di soluzioni per la climatizzazione nel settore edilizio e nelle infrastrutture

Qualità dell’aria sotto controllo nell’azienda cosmetica FF Factory grazie a Wavin Italia!
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Wavin Italia, la filiale italiana del Gruppo Wavin impegnata nello sviluppo di sistemi di tubazioni plastiche e di soluzioni per la climatizzazione nel settore edilizio e nelle infrastrutture, è stata protagonista di un intervento di riqualificazione energetica all’interno dei capannoni produttivi di FF Factory, azienda cosmetica con sede a Ronco Briantino, in provincia di Monza e Brianza.

Nata nel 1966 a Lomagna (LC) da un’intuizione di Ferruccio Ferrari, FF Factory è un’impresa specializzata nello sviluppo e nella produzione di polveri, emulsioni e anidri conto terzi, che vengono forniti secondo le richieste del cliente: bulk, bulk&filling o full service. Caratterizzata da una forte impronta familiare, la società all’inizio degli anni 2000 ha visto un primo passaggio generazionale, con i tre figli di Ferruccio, ovvero Francesco, Marcello e Sergio che sono subentrati nella gestione. Oggi FF Factory assicura un importante know how nella produzione di cosmetici conto terzi, con un metodo di lavoro che consente di essere efficaci in tempi brevi con una qualità di primo livello.

Nell’ottica di una serie d’interventi di rinnovamento dei capannoni produttivi volti sopratutto al risparmio energetico e al miglioramento delle condizioni di lavoro del personale, si è deciso di garantire un ricambio d’aria ottimale all’interno del capannone dell’azienda e di favorire la corretta espulsione delle sostanze inquinanti prodotte migliorando notevolmente le condizioni di lavoro di tutto il personale addetto alla produzione, il progettista incaricato dal committente, ovvero l’ingegner Mattia Riva dello Studio MR di Lecco, ha optato per la realizzazione di un sistema composto da 8 unità di ventilazione meccanica controllata, prevedendo una distribuzione aeraulica realizzata con tubazioni spiro in lamiera zincata.

“La ventilazione naturale, oltre a non garantire la filtrazione dell’aria in ingresso, non è in grado di assicurare il giusto rinnovo dell’aria 24 ore su 24”, spiega l’ing. Mattia Riva. “Non solo: la VMC assicura anche una riduzione dei consumi, grazie alla presenza di uno scambiatore di calore a doppio flusso, che durante la stagione invernale permette di utilizzare il calore dell’aria di estrazione per riscaldare l’aria proveniente dall’esterno e immessa nei locali, mentre d’estate per pre-rinfrescarla aumentando notevolmente il confort e la salubrità dei locali produttivi ”.

Tra le numerose soluzioni presenti sul mercato per la ventilazione meccanica controllata dedicata all’edilizia non residenziale e alle attività commerciali, il progettista ha scelto di optare per le unità della linea UVNE di Wavin Italia, caratterizzate da una struttura autoportante in lamiera pre-verniciata e da un isolamento termico/acustico in lana di roccia con spessore di 22 mm. Fiore all’occhiello della gamma è l’ampio numero di modelli, che prevedono un’installazione in orizzontale (a soffitto e a basamento) o verticale (a parete o a basamento) e che offrono una portata dell’aria fino ad un massimo di 2.500 mc/h, calcolati in base alla norma 2018 relativa alla potenza specifica interna di ventilazione (SFP). Le unità sono inoltre impreziosite da un controller con display LCD, che ne semplifica l’utilizzo e che permette la modulazione della ventilazione in funzione delle condizioni ambientali grazie ai suoi appositi sensori per la rilevazione della temperatura e dell’umidità. Attraverso il controller è possibile impostare le fasce orarie d’utilizzo e mettere in sovrappressione o depressione i vari locali, in modo da evitare l’emissione o l’immissione di aria non controllata e, di conseguenza, non filtrata.

Facilmente ispezionabili, per garantire la massima praticità nelle operazioni di manutenzione, le unità Wavin UVNE sono dotate di sistema di estrazione dei filtri e drenaggio della condensa, di un recuperatore di calore del tipo in controcorrente interamente realizzato in materiale plastico e di ventilatori plug fan con motore EC brushless. Tutte le macchine vantano inoltre la presenza di una sezione di by-pass per il free cooling e il free heating, comandato da una valvola motorizzata, e da una serie di filtri in classe M5 per l’estrazione dell’aria e in classe F7 a bassa perdita di carico in rinnovo.

A corredo delle unità VMC, Wavin propone un’ampia gamma di accessori per la distribuzione dell’aria. Per rendere il sistema più performante e garantire minori perdite di carico è consigliata una distribuzione attraverso “tubi spiro”, ovvero tubazioni circolari in lamiera zincata collegate a regolatori di portata costante con griglia a soffitto modulabile per l’immissione e l’estrazione dell’aria (modello Borea) o con valvola, anch’essa installata a soffitto. Nel caso di griglie posizionate a parete, occorre invece installare una griglia di mandata ed una di ritorno per l’immissione e l’estrazione dell’aria. In alternativa alla distribuzione tramite tubi spiro è sempre possibile prevedere una distribuzione con plenum multidirezionali in lamiera zincata, con isolamento fonoassorbente interno che riduce la rumorosità.

La linea Wavin UVNE include quattro modelli per installazioni orizzontali a soffitto (UVNE900S e UVNE1200S) o a basamento (UVNE1550B e UVNE1800B), ideali per soddisfare le esigenze di locali commerciali che si differenziano essenzialmente per la portata dell’aria: 900 mc/h e 1.200 mc/h per le unità a soffitto, 1.550 m3/h e 1.800 m3/h per quelle a basamento. Vi sono poi quattro macchine con orientamento verticale, pensate per l’installazione a parete (UVNE900V e UVNE1100V) e a basamento (UVNE1550V e UVNE1800V) all’interno di luoghi ispezionabili quali i locali tecnici, anch’esse con portata dell’aria che varia da 900 m3/h a 1.800 m3/h. Completa la gamma il modello UVNE2500P, caratterizzato da una portata massima di 2.500 m3/h.

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