Opportunità di crescita professionale in efficienza energetica e risparmio energetico per i geometri
L’Italia presenta complessivamente un buon livello di efficienza energetica, mentre per la Pubblica Amministrazione e' necessario un vero salto di qualità
La presentazione del 6° Rapporto Annuale ENEA sull’Efficienza Energetica è corredata dal Rapporto ENEA sulle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. Quest’ultimo e importante dossier mette in luce anche il ruolo del geometra nella riqualificazione energetica del patrimonio edilizio
“Il nostro Paese presenta complessivamente un buon livello di efficienza energetica, mentre per la Pubblica Amministrazione e’ necessario un vero salto di qualità”. Queste le parole del Presidente dell’Enea Federico Testa alla presentazione del 6° Rapporto Annuale ENEA sull’Efficienza Energetica 2017, appuntamento al quale hanno partecipato il Ministro per la Semplificazione e per la Pubblica Amministrazione Marianna Madia, il Vice Ministro per lo Sviluppo Economico Teresa Bellanova e il Presidente del GSE Francesco Sperandini. Secondo il report, infatti, il settore pubblico presenta alcune “criticita’ e ostacoli”, come “la scarsa conoscenza degli strumenti e delle opportunità”.
“I consumi degli immobili della PA, osserva il Presidente Federico Testa, risultano piu’ elevati della media nazionale e cio’ rende critico fin d’ora il rispetto della nuova direttiva, in vigore dal prossimo 2019 per gli immobili pubblici, sulle prestazioni energetiche nel caso di nuove costruzioni o di riqualificazioni”. E per supportare la PA nella realizzazione di interventi di riqalificazione energetica, è stata presentata proprio in questa occasione la task force operativa “PA-Obiettivo efficienza energetica”, promossa e organizzata da ENEA con il GSE.
Nell’occasione è stata presentato anche il Rapporto ENEA sulle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio che, fra gli altri, annovera anche l’intervento del Consigliere CNGeGL Pasquale Salvatore e del Consigliere Simone Silvestri del Collegio Provinciale dei Geometri di Roma (pagine 47 e 48). L’analisi generale di ENEA rappresenta una fotografia aggiornata degli investimenti per il settore stimolati dagli ecobonus: nel periodo 2014-2016, la quota principale pari a 4,36 miliardi di euro ha riguardato la sostituzione di 1,9 milioni di serramenti, mentre 1,7 miliardi di euro sono stati destinati per oltre 52mila interventi sulle pareti orizzintali e inclinate. Gli interventi che hanno giovato al risparmio di 1.100 GWh/anno sono stati la sostituzione di serramenti (41%), la coimbentazione di solai e pareti (26%), ai quali va il merito di aver permesso anche il miglioramento del rapporto costo/efficacia dell’immobile, insieme alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento. Grazie agli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica e per il recupero edilizio, sono stati realizzati oltre 14,2 milioni di interventi che hanno interessato il 55% delle famiglie italiane. Gli importi ammontano a 237 miliardi complessivi, di cui 205 hanno interessato il recupero edilizio e circa 32 miliardi la riqualificazione energetica. Una stima dell’impatto occupazionale, per il quadriennio 2013-2016 relativo al Rapporto, indica la generazione di circa 270mila posto di lavoro/anno, che arrivano a oltre 400mila considerando l’indotto.
In questa cornice, come recita a pagina 23 l’Executive Summary del Rapporto ENEA sulle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, “i geometri insieme agli ingegneri e agli architetti, sono tra le principali figure professionali specialistiche coinvolte nella progettazione e attuazione dei lavori e rivestono un ruolo di responsabilità per garantire l’efficacia e la conformità dell’intervento di riqualificazione dell’edificio, sia nei confronti dei cittadini che nei confronti dei livelli minimi di qualità richiesta dal quadro normativo e dal mercato. La conoscenza di base e l’esperienza dei professionisti sono migliorate grazie a percorsi formativi specifici, sia nell’ambito del sistema di formazione continua, sia per acquisire la specifica qualificazione prevista dalla normativa di settore, ad esempio ai fini del rilascio dell’APE degli edifici. Tale processo, oltre a garantire gli strumenti necessari per orientare i cittadini verso una adeguata progettazione degli interventi, anche al fine di poter usufruire dell’incentivo, permetterà loro di guardare sempre più in futuro nella direzione della sostenibilità ambientale, degli edifici ad emissione zero e quasi zero, della rigenerazione urbana sostenibile delle città (e delle aree dismesse)”.