A luglio (dovrebbe) il nuovo testo unico edilizia. L’Italia va verso la sburocratizzazione?
Le anticipazioni che arrivano dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ci dicono che il nuovo testo unico edilizia dovrebbe essere pubblicato a Luglio. Tante semplificazioni in arrivo.
Limitazioni ai titoli abilitativi, novità sul fascicolo del fabbricato e interventi normativi sulla classe di rischio degli edifici. Sono tantissime le novità allo studio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che in queste ore sta studiando la bozza, che dovrebbe essere resa pubblica nel mese di luglio, del nuovo testo unico dell’edilizia.
Quali sono le novità più importanti allo studio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici riguardanti il nuovo testo unico dell’edilizia?
Il testo, una volta ultimato rivoluzionerà il mondo dell’edilizia, nelle intenzioni del governo dovrà innovare il settore delle costruzioni e quindi di riflesso il settore della progettazione. I primi rumors che giungono dalle stanze del Consigli ci raccontano di un corposo studio che dovrebbe portare ad una riduzione del numero totale dei titoli abitativi, di procedure burocratiche semplificate per favorire la demolizione e la ricostruzione di immobili bisognosi di urgenti lavori.
“Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici– ci raccontano gli addetti ai lavori – sta studiando come eliminare la contestata procedura autorizzativa sismica preventiva e sopratutto si sta discutendo di meglio regolarizzare il fascicolo del fabbricato e di creare un nuovo certificato di sostenibilità ambientale per quanto riguarda gli immobili”.
La revisione del Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001) prevede poi importanti modifiche ai regolamenti edilizia comunali, con l’adeguamento entro 180 giorni degli stessi regolamenti, l’integrazione delle nuove tecnologie per favorire lo sviluppo della mobilità elettrica (colonnine di ricarica elettrica negli edifici residenziali e non).
Rinnovo testo unico per l’edilizia. Tutto pronto per la pubblicazione?
Stando alle indiscrezioni, no. Sul tavolo ci sono ancora alcuni dubbi e alcuni nodi da sciogliere. Alcuni argomenti particolarmente importanti, fa sapere il Ministero delle Infrastrutture, necessitano ancora di approfondimenti e dibattiti. Sono in particolare gli argomenti legati alla riorganizzazione dell’immani corpus normativo del settore edile e la programmazione delle attività di rigenerazione urbana, che dovrebbero aiutare l’Italia ad uscire dalla crisi post pandemica, a suscitare ancora frizione tra gli esperti chiamati a discutere.
Quali sono i punti principali del rinnova testo unico edilizia?
Se volessimo fare un piccolo elenco delle novità che sembrano in arrivo, sicuramente dovremo
- riduzione numerica dei titoli abitativi;
- azioni concrete per favorire le attività di demolizione e ricostruzione;
- cancellare dalle prassi burocratiche la discussa procedura autorizzativa sismica preventiva;
- riorganizzazione e semplificazione delle procedure burocratiche da eseguire per realizzare le opere di interesse statale (punto fondamentale nelle strategie di ripresa dell’economia e del settore delle progettazioni pubbliche);
- integrare i servizi del catasto territoriale con lo strumento del fascicolo del fabbricato;
- migliorare la conoscenza del patrimonio immobiliare con la creazione di una nuova classe di rischio (in particolare, nelle carte, si parla di rischio sismico) di una costruzione;
- favoreggiare l’uso di materiali da costruzioni eco-sostenibili;
- migliorare il patrimonio immoibliare italiano creando una nuova certificazione di sostenibilità.