Protocollo d’intesa tra Ministero della Giustizia e Rete Professioni Tecniche sull’Equo Compenso.
É stato firmato giovedi 15 luglio l’importante protocollo d’intesa tra Ministero Della Giustizia e Rete delle Professioni Tecniche per meglio regolare l’Equo Compenso.
Giovedi 15 Luglio sarà ricordata come una data importante nella strada per l’equo compenso. Ministero della Giustizia e Rete Delle Professioni Tecniche hanno trovato un accordo di intesa per istituire un “Nucleo centrale di monitoraggio della disciplina dell’equo compenso per le professioni tecniche vigilate dal Ministero della giustizia”, uno strumento concreto che agirà da supporto ai professionisti in materia di vigilanza sull’Equo Compenso per le professioni tecniche.
Come è composto il nuovo strumento di controllo?
Il Nucleo di monitoraggio si avvale della professionalità di esperti designati da Ministero della Giustizia (tre esponenti del Ministero della Giustizia), da un coordinatore e da due consiglieri scelti tra i professionisti della Rete Delle Professioni Tecniche.
“Un compenso che non si dimostri anche equo non può che offendere la dignità professionale, creando allo stesso tempo pericolose ricadute sul mercato in termini di concorrenza sleale – ha dichiarato in una nota stampa pubblica il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede – con lo sviluppo del nuovo strumento del Nucleo centrale di monitoraggio, l’Italia fa un deciso passo avanti verso una maggiore tutela dell’attività professionale di migliaia di professionisti”.
Come sarà organizzato il lavoro del Nucleo centrale di monitoraggio per l’equo compenso? Come realmente, potrà aiutare e tutelare i professionisti italiani?
La costituzione e diffusione su tutto il territorio italiano dei Nuclei territoriali di monitoraggio sarà oggetto di lavoro da parte della Rete Delle Professioni Tecniche. I Nuclei di controllo che verranno attivati sul territorio dovranno monitorare e tenere sotto controllo tutto ciò che riguarda bandi di gara, convenzioni e altri diversi atti di interesse e segnalare le eventuali anomalie al nucleo centrale.
Una volta ricevuta la segnalazione da parte dei nuclei territoriali il Nucleo Centrale potrà segnalare all’AGCM, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, tutti quei comportamenti lesivi di danneggiare la dignità dei professionisti e tutti gli atti che non rispettano le indicazioni di Equo Compenso.