Delibera n. 113/2012
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DELIBERA 26 ottobre 2012
Individuazione delle amministrazioni responsabili della gestione e dell’attuazione di programmi/interventi finanziati nell’ambito del piano di azione coesione e relative modalita’ di attuazione. (Delibera n. 113/2012). (12A13162)
(GU Serie Generale n.293 del 17-12-2012)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio
2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo
regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, che
abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999 e visto in particolare l’art.
33 che prevede la revisione dei Programmi operativi cofinanziati dai
detti Fondi strutturali comunitari;
Visto il Quadro strategico nazionale Italia (QSN) 2007-2013,
adottato con la decisione della Commissione europea n. C(2007)3329
del 13 luglio 2007;
Visto in particolare il punto VI.2.1 del QSN che prevede
l’istituzione del «Comitato nazionale per il coordinamento e la
sorveglianza della politica regionale unitaria», per l’espletamento
delle funzioni di accompagnamento all’attuazione dello stesso QSN;
Vista la proposta di regolamento (COM 2011 615 final/2) della
Commissione europea del 14 marzo 2012 recante disposizioni comuni sul
Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul
Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel
quadro strategico comune, che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006
del Consiglio e che prevede, all’art. 13 e successivi, l’adozione, da
parte degli Stati membri di un documento nazionale
(Contratto/Accordo) di Partenariato quale strumento di programmazione
dei suddetti fondi per il periodo 2014-2020, stabilendone i relativi
contenuti;
Visto l’art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30
luglio 1999, n. 300, che definisce le funzioni di spettanza statale
in materia di «programmazione economica e finanziaria, coordinamento
e verifica degli interventi per lo sviluppo economico territoriale e
settoriale e delle politiche di coesione, anche avvalendosi delle
Camere di commercio, con particolare riferimento alle aree depresse,
esercitando a tal fine le funzioni attribuite dalla legge in materia
di strumenti di programmazione negoziata e di programmazione
dell’utilizzo dei fondi strutturali comunitari»;
Visto l’art. 7, comma 26, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78,
convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che
attribuisce al Presidente del Consiglio dei Ministri le funzioni di
cui all’art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30
luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree
sottoutilizzate, fatta eccezione per le funzioni di programmazione
economica e finanziaria non ricomprese nelle politiche di sviluppo e
coesione;
Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante
disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi speciali
per la rimozione di squilibri economici e sociali, in attuazione
dell’art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42;
Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183 recante «Disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
di stabilita’ 2012), in cui all’art. 23, comma 4, stabilisce che le
risorse provenienti da una riduzione del tasso di cofinanziamento
nazionale dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013,
sono destinate alla realizzazione di interventi di sviluppo
socio-economico concordati tra le Autorita’ italiane e la Commissione
europea;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13
dicembre 2011 che ha delegato al Ministro per la coesione
territoriale l’esercizio delle funzioni di cui all’art. 7, commi 26,
27 e 28, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con
modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ivi comprese le
connesse iniziative di carattere amministrativo e normativo;
Visto l’art. 1, comma 3, del predetto decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2011 che, ai fini
dell’esercizio delle funzioni di cui all’art. 7, comma 26, del
decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, pone alle dipendenze funzionali
del Ministro per la coesione territoriale, il Dipartimento per lo
sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo
economico;
Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (G.
U. n. 95/2007), con la quale e’ stato approvato il QSN 2007-2013;
Vista la delibera di questo Comitato n. 1/2011, recante «Obiettivi,
criteri e modalita’ di programmazione delle risorse per le aree
sottoutilizzate e selezione ed attuazione degli investimenti per i
periodi 2000-2006 e 2007-2013»;
Vista la delibera di questo Comitato 3 agosto 2012, n. 96, in corso
di registrazione alla Corte dei Conti, concernente la presa d’atto
del Piano di azione coesione e considerati in particolare i risultati
attesi e le azioni in esso previste, nonche’ le responsabilita’
istituzionali e attuative, le modalita’ ed i tempi ivi stabiliti e le
risorse finanziarie individuate e allocate tra i diversi settori di
riferimento;
Vista la proposta del Capo di Gabinetto, d’ordine del Ministro per
la coesione territoriale, n. 4024 del 4 ottobre 2012, con la quale e’
stata trasmessa la nota informativa del Dipartimento per lo sviluppo
e la coesione economica concernente l’individuazione delle
Amministrazioni responsabili dell’attuazione dei programmi di
intervento finanziati nell’ambito del Piano di azione coesione;
Visto il documento «Iniziative di accelerazione e di miglioramento
dell’efficacia degli interventi» approvato in data 27 febbraio 2012
dal richiamato Comitato nazionale per il coordinamento e la
sorveglianza della politica regionale unitaria e visti in particolare
i punti 4 e 7 che dettano le condizioni attraverso cui le risorse
provenienti dalla riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale
dei Programmi operativi 2007-2013 sono utilizzabili nell’ambito del
Piano di azione coesione;
Visto il decreto del Ministro per la coesione territoriale del 1°
agosto 2012 che individua la composizione e i compiti del Gruppo di
azione previsto dal citato Piano di azione coesione cui e’ demandata
l’identificazione degli interventi in attuazione del Piano con
definizione dei loro risultati espressi in termini di indicatori e
target, l’accertamento della sussistenza delle pre-condizioni di
efficacia, l’individuazione di responsabilita’, modalita’ attuative e
tempi di attuazione, l’analisi e il monitoraggio dei progressi del
percorso di attuazione;
Considerato in particolare che nel citato documento «Iniziative di
accelerazione e riprogrammazione dei Programmi comunitari 2007-2013»
viene previsto, relativamente al vincolo di destinazione territoriale
delle risorse rivenienti dalla riduzione del cofinanziamento
nazionale, che le stesse siano reinvestite nei medesimi territori
interessati dai Programmi che le hanno generate, sulla base dei
fabbisogni delle Regioni e in stretto partenariato con le
Amministrazioni nazionali capofila dei Fondi strutturali, con la
Commissione europea e con le altre Amministrazioni centrali
interessate – compresi gli Organismi dalle stesse vigilati –
responsabili dell’avvio e/o attuazione di specifici interventi
previsti dal Piano di azione coesione;
Considerato inoltre che nel Piano di azione coesione sono
individuati i programmi e gli interventi da realizzare con la
relativa dotazione finanziaria rinveniente dalla riduzione della
quota del cofinanziamento nazionale dei Programmi operativi
2007-2013, cofinanziati dai Fondi strutturali dell’Unione europea, di
cui al Quadro finanziario del medesimo Piano;
Tenuto conto che tale dotazione finanziaria potra’ essere integrata
con ulteriori risorse provenienti dalle riprogrammazioni ancora in
corso di definizione, ovvero con quelle che si rendono disponibili in
applicazione di quanto previsto dal richiamato documento «Iniziative
di accelerazione e riprogrammazione dei programmi comunitari
2007-2013» e ritenuto necessario che, nel caso di riduzione della
quota di cofinanziamento dei Programmi, sia resa tempestiva
informativa a questo Comitato in ordine alla detta integrazione di
risorse;
Considerato che l’istruttoria in ordine all’individuazione di
responsabilita’, modalita’ attuative e tempi di attuazione del Piano
di azione coesione e’ stata condotta dal richiamato Gruppo di azione
e dalle strutture tecniche del Dipartimento per lo sviluppo e la
coesione economica, unitamente alle Amministrazioni centrali di
settore competenti;
Considerato che il Piano di azione coesione comprende anche
interventi la cui riprogrammazione, pur continuando a essere
disciplinata secondo le responsabilita’ e le regole proprie dei
Programmi operativi 2007-2013 e quindi non direttamente da quanto
previsto con la presente delibera, deve avvenire in coerenza con i
principi e i metodi del medesimo Piano;
Ritenuto necessario, per ciascun programma/intervento che concorre
alla realizzazione del Piano di azione coesione, di dover individuare
l’Amministrazione responsabile della gestione, del monitoraggio e del
controllo degli interventi stessi, nonche’ l’individuazione
dell’Amministrazione o dell’Organismo responsabile della loro
attuazione;
Ritenuto necessario, nelle more dell’adozione delle decisioni
comunitarie di rimodulazione finanziaria dei richiamati Programmi
operativi 2007/2013, definire le modalita’ di riassegnazione, in
favore dei programmi/interventi ricompresi nel Piano di azione
coesione, delle risorse rivenienti dalla riduzione della quota del
cofinanziamento nazionale dei Programmi comunitari 2007-2013, in
attuazione di quanto previsto dal citato art. 23, comma 4, della
legge n. 183/2011;
Tenuto conto dell’esame della proposta svolto ai sensi del vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62);
Vista la nota n. 4353-P del 25 ottobre 2012, predisposta
congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei Ministri e dal Ministero dell’economia e delle finanze, e posta a
base della presente seduta;
Su proposta del Ministro per la coesione territoriale;
Delibera:
1. Alla realizzazione dei programmi/interventi ricompresi nel Piano
di azione coesione – inviato il 15 novembre 2011 al Commissario
europeo per la politica regionale e successivamente modificato e
integrato – finanziati con le risorse provenienti dalla riduzione
della quota del cofinanziamento nazionale dei Programmi comunitari
2007-2013, provvedono le Amministrazioni e gli Organismi individuati,
in relazione a ciascun programma/intervento, nella tabella di cui
all’allegato 1 che forma parte integrante della presente delibera.
2. Al fine di consentire la tempestiva attuazione del Piano di
azione coesione – nelle more dell’adozione da parte dell’Unione
europea delle decisioni di rimodulazione dei piani finanziari dei
corrispondenti Programmi operativi cofinanziati dai Fondi strutturali
2007-2013 – le risorse finanziarie provenienti dalla riduzione della
quota di cofinanziamento statale dei predetti Programmi pari, alla
data della presente delibera, a complessivi 5.007,30 milioni di euro,
sono riassegnate, nell’ambito del Fondo di rotazione di cui all’art.
5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, in favore dei singoli
programmi/interventi ricompresi nel Piano di azione coesione, con
imputazione alle quote di cofinanziamento statale relative alle
annualita’ 2012 e 2013 dei predetti Programmi operativi, fino a
concorrenza degli importi per ciascuno indicati nella tabella di cui
all’allegato 2 che forma parte integrante della presente delibera.
3. Nel caso in cui le quote di cofinanziamento statale relative
alle annualita’ 2012 e 2013 dei predetti Programmi operativi non
siano sufficienti ad assorbire le risorse da riassegnare ai sensi del
punto 2 della presente delibera, il Fondo di rotazione di cui alla
legge n. 183/1987 e’ autorizzato a disimpegnare, per la parte
eccedente tali quote, le risorse gia’ assegnate sulle pregresse
annualita’ in favore dei Programmi operativi interessati nelle more
dell’adozione delle decisioni comunitarie di rimodulazione
finanziaria degli stessi Programmi.
4. A valere sulle risorse riassegnate ai sensi della presente
delibera, il Ministero dell’economia e delle finanze – Ragioneria
generale dello Stato, IGRUE – provvede, secondo le procedure previste
dalla richiamata legge n. 183/1987, a effettuare le erogazioni in
favore degli aventi diritto sulla base di apposite richieste
presentate dalle Amministrazioni responsabili della gestione degli
interventi di cui al Piano di azione coesione come individuate nella
allegata tabella 1. Prima dell’invio delle richieste di erogazione,
le predette Amministrazioni provvedono a effettuare i controlli
previsti dalla normativa vigente, a supporto della fondatezza e della
legittimita’ delle richieste di erogazione in favore degli aventi
diritto.
5. Entro sessanta giorni dalla data di adozione della presente
delibera, ciascuna Amministrazione responsabile della gestione degli
interventi individuati dal Piano di azione coesione individua, con
atto formale, le strutture deputate a dare esecuzione a tali
interventi, con l’attribuzione delle relative responsabilita’ di
gestione, monitoraggio e controllo. Tali atti sono trasmessi, da
ciascuna Amministrazione, al Ministro per la coesione territoriale,
al Ministero dello sviluppo economico – Dipartimento sviluppo e la
coesione economica, DGPRUC, nonche’ al Ministero dell’economia e
delle finanze – Ragioneria generale dello Stato, IGRUE, unitamente al
piano annuale indicativo di realizzazione degli interventi e di
utilizzo delle relative risorse.
6. Le predette Amministrazioni, attraverso le strutture di cui al
punto 5, trasmettono al sistema nazionale di monitoraggio del QSN
2007/2013, i dati relativi all’attuazione degli interventi di
rispettiva competenza, secondo le modalita’ e i tempi gia’ definiti
con la circolare n. 5 dell’8 febbraio 2010 del Ministero
dell’economia e delle finanze – Ragioneria Generale dello Stato,
IGRUE. Le stesse Amministrazioni forniscono, altresi’, le
informazioni necessarie ad assicurare la sorveglianza e la
valutazione dello stato di avanzamento del Piano di azione coesione,
con particolare riferimento al rispetto del cronoprogramma di
attuazione, all’avanzamento delle attivita’ e delle realizzazioni e
al percorso di conseguimento degli obiettivi e dei risultati attesi.
7. La presente delibera sara’ trasmessa, per informativa, alla
Conferenza Stato – Regioni.
Roma, 26 ottobre 2012
Il Presidente: Monti
Il segretario: Barca
Registrato alla Corte dei conti il 10 dicembre 2012
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell’economia e delle
finanze registro n. 11 Economia e finanze foglio n. 173