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Maltempo, gli interventi dei volontari di A.Ge.Pro. in Liguria

In Liguria, dove nelle scorse settimane si è abbattuta una violenta ondata di maltempo si è messa in moto la macchina operativa dei Geometri volontari di A.Ge.Pro.

Maltempo, gli interventi dei volontari A.Ge.Pro in Regione Liguria
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In Liguria, dove nelle scorse settimane si è abbattuta una violenta ondata di maltempo che ha provocato l’allagamento di strade e case costringendo intere famiglie all’evacuazione, si è messa in moto anche la macchina operativa dei Geometri volontari di A.Ge.Pro. Liguria.

I tecnici della sezione Liguria dell’Associazione Geometri Volontari per la Protezione Civile, che fanno riferimento all’organizzazione nazionale di A.Ge.Pro. presieduta da Massimiliano Pettorali, sono stati immediatamente nei comuni interessati dal forte maltempo, che si è scatenato per diversi giorni sulla regione, in particolare nella zona al confine con il Piemonte. Allertati dal responsabile della Protezione Civile della Regione Liguria i tecnici, guidati dall’esperienza di Paolo Ghigliotti, attuale Presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Genova, che già con i panni di Consigliere dal 2014, ai tempi dell’alluvione di Genova, e poi nel 2016, con 8 missioni per il terremoto in centro Italia, è sempre in prima linea sulle emergenze.

Come avete agito questa volta? La Protezione Civile ligure ci ha contattati il 22 ottobre chiedendoci di inviare volontari tecnici per la verifica dell’agibilità di case e infrastrutture e per dare il supporto agli uffici comunali delle aree maggiormente colpite.

Dove siete stati chiamati a intervenire? Siamo stati chiamati per i comuni di Campo Ligure, dove abbiamo inviato 6 geometri, e di Rossiglione, dove ne abbiamo inviato altri 4.

Una volta arrivati sul posto, qual è il vostro compito? Effettuiamo i sopralluoghi su immobili e infrastrutture sia comunali, sia privati. Il nostro compito è verificare l’agibilità e la sicurezza dei luoghi. Consegniamo le schede AeDES, le stesse utilizzate per la rilevazione nel caso di terremoti e riadattate a questa situazione. Sono format necessari per l’accertamento speditivo dei danni, la definizione di provvedimenti di pronto intervento e la valutazione dell’agibilità di edifici. Poi compiliamo il verbale di sopralluogo che viene consegnato ai Sindaci.

Cosa avete riscontrato nei comuni in cui siete intervenuti? Abbiamo trovato purtroppo danni molto consistenti. Il bilancio si farà però più avanti perché alcuni danni si evidenziano anche dopo qualche giorno, per questo noi saremo presenti con sopralluoghi e controlli almeno fino al 26 ottobre. Diverse abitazioni sono state dichiarate inagibili. Abbiamo anche proposto la chiusura totale o parziale di alcune strade in cui abbiamo riscontrato la presenza di nicchie di distacco.

Non è semplice per un tecnico lavorare in situazioni così drammatiche … In effetti al nostro arrivo spesso troviamo persone esasperate, che addossano a noi le colpe delle lungaggini burocratiche. Questo però non ci spaventa, comprendiamo il loro stato d’animo e diventiamo anche un po’ psicologi. Se serve diamo anche una mano. In questi giorni è capitato spesso anche di aiutare a spalare via il fango.

I Comuni che hanno bisogno del vostro intervento devono necessariamente prima rivolgersi alla Regione? Al momento è così. È possibile però che il Comune proponga una convenzione diretta con le associazioni di volontariato riconosciute dalla Regione. In questo modo si salta un passaggio e si possono velocizzare i tempi di intervento.

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