La sfida dei geometri di Grosseto alle barriere architettoniche
Barriere architettoniche e disabilità, qualità percepita e progettazione consapevole. Questi i temi al centro della puntata di ‘Siamo Noi’, andata in onda su Tv2000
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Durante la puntata della trasmissione “Siamo noi” di TV2000 la Presidente del Collegio dei Geometri della provincia di Grosseto, Paola Borracelli, insieme al Presidente di FIABA, Giuseppe Trieste, e al Responsabile turismo sociale dell’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), Marco Pizzio, hanno parlato del Concorso “I futuri geometri progettano l’accessibilità”
Barriere architettoniche e disabilità, qualità percepita e progettazione consapevole. Questi i temi al centro della puntata di ‘Siamo Noi’, andata in onda su Tv2000 (QUI il link al programma), in cui è intervenuta Paola Borracelli, Presidente del Collegio dei Geometri della provincia di Grosseto. Con lei, Giuseppe Trieste, Presidente di FIABA Onlus, e Marco Pizzio, dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Quella della lotta alla barriere architettoniche è una questione di cui i geometri si occupano da sempre, dal momento che nulla è più importante, in termini di inclusione, di una progettazione della città e del territorio in grado di rendere gli spazi fruibili a tutti, in un’ottica di universal design. E quale modo migliore di realizzare la città dei sogni se non partendo dei giovani studenti e futuri geometri? Da qui l’importanza di un Concorso nazionale come quello indetto da FIABA Onlus con il CNGeGL, che spinge i ragazzi degli Istituti CAT Geometri a guardarsi intorno e a “progettare l’accessibilità” nel costruito, stimolando un processo di ricerca e formazione sul tema dell’accessibilità globale che metta a frutto ciò che hanno imparato sui banchi di scuola.
“Il rapporto tra FIABA e i geometri di Grosseto nasce nel 2013, nell’ambito del progetto presentato dalla quarta classe dell’Istituto per Geometri Manetti: un percorso che avrebbe permesso ad ogni studente di raggiungere ogni mattina l’edificio scolastico in modo autonomo” ha spiegato Paola Borracelli. “Quel percorso è stato presentato al Comune che ha deciso di metterlo in atto: questo dimostra che anche un piccolo progetto può essere importante per unire più figure” ha aggiunto la Presidente del Collegio di Grosseto. Queste figure, la cui cooperazione è indispensabile, sono gli studenti, i professionisti, le amministrazioni locali, ed infine le istituzioni affinché producano leggi in grado di sostenere e coordinare l’intero progetto. Tale “circolo virtuoso”, come lo ha definito Giuseppe Trieste di FIABA, deve far sì che tutti i soggetti coinvolti si sentano “attori principali” del cambiamento in modo che studenti, amministrazioni, geometri e futuri geometri parlino finalmente “la stessa lingua”.
Ovviamente, in un Paese come l’Italia, ricco di borghi medievali e di barriere architettoniche naturali, ha sottolineato Marco Pizzio, l’accessibilità al 100% è molto difficile da realizzare ma ogni sforzo nella giusta direzione è un passo più vicino all’obiettivo. Anche per questo motivo, è nato il “Progetto Italia senza barriere” dell’Aism, che lavora fin dal 2000 per la realizzazione di un turismo accessibile per tutti. Intanto, i futuri geometri di Grosseto sono pronti per una nuova sfida. “Noi vorremmo – ha concluso Paola Borracelli – e siamo già d’accordo con l’amministrazione, proporre alla prossima edizione del concorso FIABA, un progetto per rendere completamente accessibile il corso principale di Grosseto e i suoi negozi”. Dopotutto, come diceva l’intellettuale inglese G.K. Chesterton, il compito delle “fiabe” non è dimostrare che i draghi esistono. Il loro compito è insegnare che i draghi si possono sconfiggere.