Insediato il nuovo Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati: la comunicazione ufficiale
La nuova compagine si forma all’inizio del 2019, l’anno in cui il Geometra celebra la ricorrenza dei 90 anni di istituzione della professione
Si è completato l’iter di insediamento del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati (CNGeGL). Maurizio Savoncelli viene confermato nel ruolo di Presidente, Ezio Piantedosi assume l’incarico di Vice Presidente ed Enrico Rispoli è nominato Segretario. La nuova compagine si forma all’inizio del 2019, l’anno in cui il Geometra celebra la ricorrenza dei 90 anni di istituzione della professione
Un mandato della durata di 5 anni è l’impegno che attende i neo componenti del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati, ai quali – presso il Ministero di Giustizia – è stata ufficializzata la nomina che ne permette l’insediamento effettivo.
L’elezione di Maurizio Savoncelli, che ha svolto lo stesso ruolo anche nella passata consiliatura, è la prima riconferma. Ne seguono altre due, con incarichi diversi: Ezio Piantedosi come Vice Presidente e, con la qualifica di Segretario, viene nominato Enrico Rispoli. Entrambi erano in carica in precedenza: il primo come Segretario e il secondo quale Consigliere.
Gli otto neo Consiglieri eletti sono Antonio Maria Acquaviva (prima Presidente del Collegio Provinciale di BAT – Barletta Andria e Trani), Luca Bini (prima Presidente del Collegio Provinciale di Varese), Paolo Biscaro (prima Presidente del Collegio di Venezia), Pierpaolo Giovannini (prima Presidente del Collegio Provinciale di Ferrara), Pietro Lucchesi (prima Presidente del Collegio Provinciale di Lucca), Paolo Nicolosi (prima Presidente del Collegio Provinciale di Catania), Bernardino Romiti (prima Presidente del Collegio Provinciale di Roma) e Livio Spinelli (prima Presidente del Collegio di Cuneo)
“I futuri obiettivi sono chiari e condivisi con il nuovo Consiglio – dichiara il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – oltre a confermare la volontà di restare dei protagonisti della filiera dell’edilizia 4.0 che ritiene prioritaria la rigenerazione urbana e l’efficienza energetica, vogliamo consolidare il nostro ruolo centrale e strategico nella gestione del territorio. Una competenza che ci permette di offrire allo Stato un contributo professionale specifico per esaminare le fragilità ambientali e prevenire i rischi idrogeologici, grazie all’impiego di soluzioni tecnologicamente all’avanguardia in cui il Geometra è da sempre un esempio. Per tale ragione, e secondo il principio della sussidiarietà, inoltre, continueremo a metterci a disposizione del Paese nello svolgimento delle mansioni normalmente in carico alla pubblica amministrazione. Anche nel caso di “Proteggi Italia”, il nuovo piano del Governo presentato dal Premier Giuseppe Conte contro il dissesto idrogeologico, e del ddl “Cantiere Ambiente”, saremo al fianco della nazione. In questo la Categoria ha già rivelato di essere all’altezza delle aspettative, come nella gestione delle operazioni necessarie dopo i recenti terremoti, le attività con gli enti territoriali quali i comuni, il Demanio, la Croce Rossa Italiana”.
“A tal proposito – aggiunge il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – un forte impulso sarà dato alla collaborazione fra Collegi territoriali e Comuni, mediante la sottoscrizione di convenzioni ad hoc che interessano operazioni di censimento, due diligence, efficientamento energetico, attività di regolarizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare e infrastrutturale pubblico, rafforzando così la sinergia fra pubblico e privato, volta a favorire la coesione sociale e lo sviluppo economico. Anche la fattiva partecipazione nella Rete Professioni Tecniche e, analogamente, le relazioni con tutte le altre categorie di professionisti, in primis i notai, sarà un impegno quotidiano”.
“Per fare questo – aggiunge il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – ci vuole un grande sforzo comune. Da parte del Consiglio Nazionale questo obiettivo dovrà essere doverosamente raggiunto continuando a garantire ai propri iscritti una formazione permanente di eccellenza, unitamente a una riforma del percorso di accesso alla professione, che possa permettere ai futuri geometri di entrare nel mondo del lavoro con un bagaglio di conoscenze e abilità allineate alle aspettative della committenza e del cittadino”.
La nuova composizione CNGeGL si forma all’inizio del 2019, l’anno in cui il Geometra celebra la ricorrenza dei 90 anni di istituzione della professione.
Fu, infatti, nel 1929 che il regio decreto n. 274 dell’11 febbraio gli attribuì competenze tecniche composite e in molteplici ambiti, congedando la figura del perito agrimensore. Dal secondo dopoguerra, le moderne prerogative assegnate hanno permesso a questo nuovo tecnico di essere fra i protagonisti della ricostruzione edilizia.
Il focus sui dati Oggi i Geometri sono circa 97mila e gli under 30 rappresentano il 10%, le donne sono il 9% ma, nella fascia che raggiunge i 35 anni, la percentuale sale al 30. La contrazione dei redditi che ha colpito l’economia nazionale ha invertito il trend nell’ultimo triennio e il segno è tornato positivo: + 1,1 nel 2016, + 3,2 nel 2017 e + 6,3 nel 2018. Un altro aspetto che caratterizza la Categoria è l’osservanza della formazione continua. Fra gli 87.561 iscritti all’Albo tenuti ad assolvere l’obbligo dell’aggiornamento, più del 56%, ossia 49.227, hanno superato il numero fissato dei 60 crediti annui. Un andamento ampiamente confermato dai nuovi iscritti che nell’ultimo triennio -iniziato nel 2016 e terminato nel 2018 – hanno rispettato la piena regolarità: si tratta del 70%.
La laurea del Geometra In questa direzione risiede la massima determinazione di CNGeGL a proseguire nell’impegno per rendere concreta la riforma del percorso di accesso alla professione, con l’istituzione di un corso di laurea triennale professionalizzante e abilitante. Una scelta che, in attesa dell’approvazione della legge, offre alla Categoria l’occasione per allinearsi al parere europeo (che indica una laurea triennale) e per far coincidere la tesi con l’esame di Stato. Nel frattempo, la proposta ha attratto i principali atenei nazionali: quasi 20 le università che hanno istituito classi di laurea in “Costruzioni e Gestione Ambientale e Territoriale” (Politecnico di Bari), “Tecnico delle Costruzioni e gestione del territorio” (Politecnico delle Marche), “Costruzioni e Gestione del territorio” (Università di Modena e Reggio Emilia), “Tecnico per l’edilizia il territorio e l’ambiente” (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli), solo per fare alcuni esempi.
L’orientamento Per l’anno scolastico 2019/2020, secondo le prime statistiche rese pubbliche dal MIUR sulle preiscrizioni online, famiglie e studenti (uno su tre) scelgono gli istituti tecnici, merito della stretta interconnessione tra scuola e mondo del lavoro che caratterizza l’offerta formativa di questi indirizzi. Un risultato raggiunto con il progetto “Georientiamoci, una rotta per l’orientamento” della Fondazione Geometri Italiani, un’azione di responsabilità sociale svolta costantemente con la collaborazione dei Collegi territoriali, avviando iniziative volte a contrastare l’abbandono scolastico e favorendo un orientamento consapevole. Tra gli strumenti didattici adottati, il più apprezzato dai ragazzi, ma anche dagli insegnanti, è il laboratorio BAM, Building and Modeling, introdotto nell’anno scolastico 2016/2017, una sorta di simulatore della progettazione in 3D che proietta gli studenti in una dimensione innovativa.
Il profilo istituzionale CNGeGL Il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati è istituito con D. Lgs. Luogotenenziale n. 283 del 23 novembre 1944 per rappresentare a livello nazionale la Categoria dei Geometri, regolamentata con Regio Decreto dell’11 febbraio 1929, n. 274. Dalla sua istituzione, il Consiglio è costituito presso il Ministero di Giustizia; rappresenta la Categoria ed esercita le attribuzioni stabilite dagli ordinamenti vigenti: fornisce pareri sui progetti di legge e di regolamento che riguardano la professione (quando richiesti dal Ministro competente); contribuisce allo sviluppo e alla promozione della Categoria; disciplina la qualità delle prestazioni professionali, a tutela della committenza e della collettività. In qualità di giudice speciale, il Consiglio svolge attività giurisdizionale in merito ai ricorsi avverso le decisioni assunte dai Collegi provinciali e circondariali, e in merito ai reclami presentati avverso allo svolgimento delle procedure elettorali dei Collegi territoriali. La riforma delle professioni (DPR n. 137 del 7 agosto 2012) ha attribuito al Consiglio nuovi compiti, quali la regolamentazione della formazione continua obbligatoria, la disciplina del tirocinio professionale e le modalità di svolgimento dell’attività disciplinare.
Il Consiglio è formato da 11 componenti, eletti dai 110 Collegi territoriali; il Presidente – eletto all’ interno del Consiglio stesso – rappresenta la Categoria in ogni contesto, inclusi gli organismi interprofessionali nazionali ed internazionali. Il Consiglio Nazionale dura in carica 5 anni.