Infortuni e malattie professionali, online gli open data Inail del primo semestre 2017
Gli Infortuni e malattie professionali denunciati tra gennaio e giugno sono stati quasi 329mila (+1,0%), i casi mortali 473, in aumento del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2016.
Gli Infortuni e malattie professionali denunciati tra gennaio e giugno sono stati quasi 329mila (+1,0%), i casi mortali 473, in aumento del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. Confermato il trend in calo delle denunce relative a patologie lavoro-correlate: -3,5%. Sul sito dell’Istituto disponibile anche il primo numero del bollettino trimestrale sull’andamento del fenomeno infortunistico e tecnopatico
Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce per Infortuni e malattie professionali denunciati tra gennaio e giugno sono stati quasi 329mila (+1,0%), i casi mortali 473, in aumento del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2016.presentate all’Istituto entro il mese di giugno. Si tratta di dati provvisori, perché per quantificare i casi accertati positivi sarà necessario attendere il consolidamento dei dati del 2017, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle del “modello di lettura” con i confronti “di mese” (giugno 2016 vs giugno 2017) e “di periodo” (gennaio-giugno 2016 vs gennaio-giugno 2017). Il confronto impone cautela, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetto all’effetto distorsivo di “punte occasionali”.
Nei primi sei mesi di quest’anno le denunce per Infortuni e malattie professionali denunciati tra gennaio e giugno sono stati quasi 329mila (+1,0%), i casi mortali 473, in aumento del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. pervenute all’Inail sono state 328.905, 3.356 in più rispetto all’analogo periodo del 2016 (+1,0%), per effetto di un aumento infortunistico dello 0,9% per i lavoratori (circa 1.900 casi in più) e dell’1,2% per le lavoratrici (quasi 1.500 in più). All’incremento hanno contribuito soltanto la gestione Industria e servizi (+1,8%) e la gestione Conto Stato dipendenti (+4,2%), mentre Agricoltura e Conto Stato studenti delle scuole pubbliche statali hanno fatto segnare un calo, rispettivamente del 4,9% e dell’1,9%.
A livello territoriale, le denunce per Infortuni e malattie professionali denunciati tra gennaio e giugno sono stati quasi 329mila (+1,0%), i casi mortali 473, in aumento del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. aumentano al Nord (oltre cinquemila casi più), sono stazionarie al Centro e diminuiscono al Sud (-1.300) e nelle Isole (-500). Gli aumenti maggiori in valore assoluto si sono registrati in Lombardia (+2.457 denunce) ed Emilia Romagna (+1.234), mentre le riduzioni più sensibili si registrano in Sicilia e Puglia (rispettivamente -802 e -759 casi).
Dopo la lieve riduzione registrata nel confronto “di periodo” gennaio-maggio 2016-2017 (-0,2%), con il primo semestre 2017 il segno torna invece a essere positivo (+1,0%), a causa del fatto che nel mese di giugno è stata superata quota 50mila denunce, contro le circa 47mila presentate nello stesso mese dei tre anni precedenti (2014-2016). Il numero di giorni lavorativi è stato identico sia per i mesi di giugno 2016-2017 (21) sia per l’intero periodo gennaio-giugno (125).
Le denunce d’infortunio mortale presentate nei primi sei mesi di quest’anno sono state 473, 12 in più rispetto ai 461 decessi del primo semestre 2016 (+2,6%). L’incremento è legato esclusivamente alla componente maschile, i cui casi mortali salgono da 413 a 427 (+3,4%), mentre quella femminile registra un lieve calo da 48 a 46 decessi (-4,2%). L’aumento di 12 casi è la sintesi di andamenti diversi osservati nelle singole gestioni. L’Industria e servizi è la sola a registrare un incremento (da 367 a 401 decessi, pari al +9,3%), decisivo poi nel saldo negativo finale, mentre Agricoltura e Conto Stato presentano una diminuzione, rispettivamente da 66 a 56 casi (-15,2%) e da 28 a 16 (-42,9%).
A livello territoriale, al Nord-Ovest, che vede aumentare le denunce mortali di 29 casi (Lombardia +11 decessi, Piemonte +10, Liguria, +8), si contrappongono il Centro, per il quale si registra un calo di 23 decessi – concentrato nelle Marche (-9 casi), nel Lazio (-7), in Toscana (-5) e in Umbria (-2) – e il Nord-Est, con sette denunce in meno. In quest’area si segnalano i dati del Veneto (+10 casi) e del Friuli Venezia Giulia (-5 decessi). Nel Sud (+1 per l’intera area geografica), il dato dell’Abruzzo (+15 casi) praticamente pareggia la diminuzione delle denunce registrata nelle altre regioni, mentre nelle Isole (+12 denunce), la Sicilia spicca per i suoi 15 casi in più.
Trascorsi i primi sei mesi dell’anno, si possono trarre alcune considerazioni sull’andamento delle denunce di infortunio con esito mortale presentate all’Inail. Nei confronti di periodo, le variazioni percentuali hanno fatto spesso registrare un segno positivo, con la sola eccezione del primo quadrimestre che, al contrario, aveva segnato una diminuzione sull’analogo periodo del 2016. A fare la differenza nel saldo finale del primo semestre di quest’anno continua a essere soprattutto il mese di gennaio, con 30 denunce mortali in più rispetto al primo mese del 2016 (95 contro 65 casi), oltre la metà delle quali legate alle due tragedie avvenute a distanza di una settimana in Abruzzo, a Rigopiano e Campo Felice.
Le denunce di malattia professionale pervenute all’Inail nel primo semestre 2017 e protocollate sono state 31.432, 1.153 in meno rispetto ai primi sei mesi del 2016 (-3,5%). Dopo anni di continua crescita, si conferma dunque per quest’anno quanto già rilevato nei mesi scorsi circa il calo delle tecnopatie denunciate. Le malattie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, con quelle del sistema nervoso e dell’orecchio, continuano a rappresentare le patologie più denunciate e sono pari a circa il 75% del totale dei casi.