In Italia cresce la necessità di acquistare una casa
Lo studio, rileva, altresì, che sono 1, 3 milioni le famiglie italiane, anche per la crisi che in piccola parte ancora sussiste, stanno togliendo i capitali impegnati nell’immobiliare.
Da un indagine effettuata da Nomisma (società di studi economici sulle indagini congiunturali) il numero potenziale delle famiglie italiane per quel che concerne l’acquisto di un immobile è di 2, 3 milioni. Tale richiesta rimane iscritta in un quadro di necessità (93,9% di famiglie) piuttosto che di investimento economico (6%) , nonostante permangono bassi tassi di interesse.
Lo studio, rileva, altresì, che sono 1, 3 milioni le famiglie italiane, anche per la crisi che in piccola parte ancora sussiste, stanno togliendo i capitali impegnati nell’immobiliare. Con le somme ricavate da questi capitali finanziano nuovi acquisti di immobili (oltre il muto).Di contro viene comunque evidenziato che le famiglie italiane, ben il 33,3% (758 famiglie), fanno ricorso al credito bancario mentre il 41,7% (950mila famiglie) accedono ad un muto.
Lo studio evidenzia che, rispetto al 2016, le intenzioni di acquisto di un immobile sono restate immutate, il numero di transazioni resta in linea con quello del precedente anno nonostante il clima di sfiducia, ma bisogna sottolineare che ci sono numerose famiglie che subiscono l’incertezza data dalla mancanza occupazione stabile e dal reddito.
La ricerca mette in luce che l’ 8,8% delle famiglie italiane (2,2 milioni) ambirebbe ad acquistare una casa e specificatamente 839mila di queste si stanno mettendo in opera per ottemperare all’acquisto (3,2%). Sono, invece, circa 1,4 milioni i nuclei familiari (5,6%) che vorrebbero un acquisto a brevissimo termine un’intenzione di acquisto nel breve termine. Viene, infatti, sottolineato che molte famiglie (1,7 milioni) investono i capitali per ottenere la prima casa o, altresì, sostituzione della stessa facendo registrare il 78,2% dei casi.
Nomisma, inoltre, mette in rilevo che sono stabili le nuove locazioni. Nel 2016, quest’ultime, hanno investito circa 1,4 milioni di contratti. Viene, infine, previsto che nei prossimi 12 mesi saranno 1,8 milioni le famiglie che vorrebbero invece di ricorrere all’affitto.