Il sisma, la ricostruzione e la prevenzione. Il contributo dei Geometri
Formazione e informazione sull’emergenza terremoto, la ricostruzione e la necessaria opera di prevenzione
Al centro della sessione pomeridiana di “Valore Geometra, una professione in campo per il Paese” momenti di approfondimento, formazione e informazione sull’emergenza terremoto, la ricostruzione e la necessaria opera di prevenzione. Un toccante minuto di silenzio in memoria delle vittime delle scosse che hanno colpito il centro Italia. La commozione di Paolo Ghigliotti, consigliere del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Genova, al fianco delle popolazioni terremotate per 4 settimane consecutive. C’è stato spazio per il rispetto, per il ricordo e per la commozione nel corso della seconda sessione del dibattito dal titolo “Valore geometra, una professione in campo per il Paese” che si è svolto all’Auditorum Antonianum di Roma.
Un pomeriggio di dibattito, studio e approfondimento sull’emergenza che il Centro Italia continua a vivere, ma anche sulla ricostruzione ormai sul punto di prendere avvio e sulla necessità di mettere mano a una colossale opera di prevenzione volta ad evitare che possano ripetersi conseguenze così drammatiche e devastanti per i cittadini e i loro luoghi. “Emergenza, ricostruzione e prevenzione sono tre elementi legati da un filo rosso”, ha scandito il Presidente del Consiglio dei Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli, che ha ricordato l’attività svolta in questi mesi dai geometri liberi professionisti e lanciato un invito chiaro alle istituzioni e alla politica: “Il nostro Paese deve finalmente affrontare il tema della prevenzione”.
Una sollecitazione che ha trovato la pronta risposta del Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e della Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini.
“Non si può parlare di prevenzione strutturale facendo riferimento alla politica dei sei mesi”, ha spiegato Fabrizio Curcio, per il quale occorre dare avvio a “un percorso che durerà per forza di cosa molti anni”. “Per questo” – ha commentato ancora – “è necessaria una solida condivisione iniziale. Solo in questo modo si potrà poi procedere speditamente e senza polemiche, a prescindere dagli eventuali cambi di linea politica”. Alternative non ce ne sono, anche perché, purtroppo, l’Italia era e rimane un Paese a forte rischio sismico, nel quale i terremoti sono drammaticamente destinati a ripetersi. Ciò che si può fare, però, è impegnarsi nella prevenzione e, nel frattempo, procedere ad assistere e ricostruire i territori colpiti dagli eventi sismici della seconda metà del 2016. Un lavoro sul quale è impegnata la Presidente Catiuscia Marini, soprattutto nel comune di Norcia e nella frazione di Castelluccio. “In quelle zone ci sono ottantenni che si apprestano a ricostruire la loro casa per la quarta volta nella loro vita”, ha raccontato la Governatrice, che nel suo intervento ha posto l’attenzione, in particolare, sulla ricostruzione e sulla prevenzione: “E’ un lavoro che si basa su norme nuove, tecniche all’avanguardia, una cultura specialistica ma anche una profonda conoscenza del territorio”. “I geometri hanno una caratteristica che io definisco di sapere e di saper fare, saranno molto importanti per la ricostruzione del nostro Paese”, ha osservato ancora la Presidente della Regione Umbria.
Dai terremoti, comunque, bisogna imparare qualcosa, di cui poi tenere conto nella fase della ricostruzione ma anche nell’ottica di prevenzione che deve animare ogni sforzo. Un esempio riferito al caso del Centro Italia sono le infrastrutture. “Cosa sarebbe successo se il sisma si fosse verificato a gennaio e non in estate?”, si è chiesta la Governatrice alludendo alle ulteriori gravissime difficoltà che ci sarebbero state solo per raggiungere le popolazioni colpite dal sisma. Un monito che il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha colto immediatamente: “Partendo dal passato, la nostra missione è di saper intercettare le necessità presenti e future dei nostri cittadini”.
Dopo il Capo della Protezione Civile e la Presidente dell’Umbria si sono alternati sul palco – introdotti dal moderatore Marco Piccaluga – numerosi tra esperti e rappresentanti della categoria. Oltre alla già citata testimonianza di Paolo Ghigliotti, e sempre nell’ambito del primo panel della sessione pomeridiana, è seguito l’intervento di Enzo Piantedosi, Segretario del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati. Poi – nel corso del secondo panel dedicato alla ricostruzione – hanno preso la parola Alfiero Moretti (Componente della struttura del Commissiario straordinario per la ricostruzione dopo il sisma) e Carlo Papi (Presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Rieti). Terzo ed ultimo panel sulla prevenzione con l’intervento del Professor Edoardo Cosenza (coordinatore della commissione “Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni”al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici). Infine, sull’importante aspetto del Sisma Bonus, hanno parlato Giuseppe Foresto (Consigliere del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati) e Massimo Scalabrino (Commissione Nazionale Fisco).
I lavori della sessione pomeridiana sono stati avviati dalla presentazione del volume “Il paesaggio nella giurisprudenza” di Pietro Falcone. Un’iniziativa sostenuta dalla Fondazione Geometri Italiani che fa seguito a una precedente pubblicazione dello stesso autore (titolo: Beni Ambientali e Vincoli Paesaggistici) con cui il Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati inaugurava la raccolta di Quaderni di Legislazione e Giurisprudenza. Era il 1993 e allora Pietro Falcone era un magistrato del Tar del Lazio. Il nuovo titolo da lui scritto, oggi Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, vuole offrire ai geometri liberi professionisti uno strumento di agile e utile consultazione circa l’evoluzione del pensiero giuridico in materia ambientale, all’indomani dell’entrata in vigore del DPR n. 31 del 17.2.2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 6 aprile. Un testo che segna un passaggio epocale nella semplificazione di iter procedurali relativi alle autorizzazioni paesaggistiche. I destinatari sono i geometri quali protagonisti dell’edilizia e del territorio, chiamati quotidianamente a garantire la sostenibilità del nostro Paese coniugando aspettative di sviluppo alle esigenze di tutela e difesa idrogeologica.