Il geometra e l’economia circolare
A Rimini si sono tenuti gli Stati generali della Green Economy: migliaia di imprese, istituzioni, professionisti e operatori del settore hanno partecipato alla 20° Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile. Per il CNGEGL è intervenuto il Consigliere nazionale Cesare Galbiati
La rassegna Ecomondo, organizzata dalla Ieg, che riunisce gli operatori dell´industria della Green economy, oltre a rappresentare una vetrina per presentare le soluzioni tecnologiche più avanzate e sostenibili nei settori di gestione e valorizzazione dei rifiuti e dell´acqua, dell’efficienza nell´uso e nella trasformazione delle materie prime e seconde e delle materie prime rinnovabili, è anche luogo di incontro tra imprese, istituzioni, professionisti e i principali referenti della ricerca pubblica.
Tra i numerosi seminari che si sono svolti nell’ambito della Fiera, anche un ciclo di seminari formativi con il patrocinio CNGEGL, organizzati da Il Gruppo 24 Ore in collaborazione con Agorà. All’incontro dell’11 novembre, dal titolo “Energie in movimento. L’evoluzione delle professioni nell’era digitale e della green economy”, ha partecipato il Consigliere nazionale CNGEGL Cesare Galbiati. Il suo intervento ha affrontato il tema dell’evoluzione della professione del geometra nell’ambito dell’economia circolare. Il mondo delle costruzioni vive una vera e propria rivoluzione grazie all’utilizzo di droni, stampanti 3D, Mapping Mobile System terrestri, 3D City model e laser scanning, Software in regime dinamico. Queste nuove tecnologie introducono sistemi per la realizzazione di strutture e prototipi altamente sicuri, innovativi e all’avanguardia. In una nuova era della progettazione, quindi, si aprono importanti opportunità per la categoria, grazie alle concrete applicazioni di metodiche innovative al settore edile e al monitoraggio di edifici e agglomerati urbani.
In tema di economia circolare ed economia verde, efficienza energetica e riciclo dei rifiuti l’Italia rappresenta oggi uno dei Paesi più all’avanguardia, nonostante la percezione sbagliata che gli stessi italiani hanno sull’argomento: dati alla mano, l’Italia supera anche la Germania, considerata da sempre il Paese più all’avanguardia in tale ambito. La Green economy italiana, al contrario, è ricca di eccellenze che vanno sostenute, e le imprese italiane che operano nei settori dell’ energia rinnovabile, il riciclo dei rifiuti speciali, le emissioni pro-capite nei trasporti e i prodotti agroalimentari di qualità certificata possono trascinare fortemente investimenti, occupazione e innovazione.