Il chiusino KIO in materiale composito: innovazione e sostenibilità
A febbraio 2012 è stato presentato al mercato mondiale KIO, il chiusino in materiale composito, prodotto in conformità alla norma EN 124:2015 e certificato dall’Istituto Italiano ICMQ.
Industrie Polieco – M.P.B., solido gruppo europeo nel settore dei sistemi di cavidotti e tubazioni corrugate in polietilene ad alta densità, ha deciso di procedere nel corso del 2010 allo sviluppo di un progetto per la realizzazione di un chiusino stradale in materiale composito.
Il materiale composito utilizzato per la produzione del chiusino è il KinextTM, costituito da un rinforzo rappresentato da fibre lunghe opportunamente distribuite all’interno di una matrice in resina termoindurente.
Da febbraio 2012 è stato presentato al mercato mondiale KIO, il chiusino in materiale composito, prodotto in conformità alla norma EN 124:2015 e certificato dall’Istituto Italiano ICMQ. La dimensione più piccola è 300×300 mm mentre la dimensione più grande è φ1230 mm. Le classi di resistenza disponibili sono B125, C250 e D400.
Innumerevoli sono i vantaggi del chiusino in materiale composito rispetto ai chiusini già presenti sul mercato realizzati in ghisa o in cemento, tra i quali:
Leggerezza e maneggevolezza
Il sistema costituito da coperchio e telaio presenta un peso notevolmente più basso rispetto ad altri prodotti presenti sul mercato: la differenza è pari ad oltre il 65% rispetto ai chiusini in ghisa sferoidale.
Resistenza alla corrosione e alle sostanze chimiche
Il chiusino in materiale composito non è soggetto a fenomeni di corrosione o all’attacco da parte di sostanze chimiche: la parte superficiale del chiusino è realizzata con una resina termoindurente, resistente a sostanze acide e alcaline, oli, grassi e idrocarburi.
Permeabilità ai campi elettromagnetici
Il chiusino KIO presenta una minima interferenza a frequenze radio, segnali cellulari abbinati ai moderni sistemi di trasmissione (come ad esempio contatori, misuratori di portata, antenne) installati all’interno di pozzetti nel sottosuolo.
Isolamento elettrico
La superficie esterna in resina termoindurente permette al chiusino di essere un perfetto sistema isolante, rendendo nulla la possibilità di dispersioni di tensioni.
Rispetto dell’ambiente
Per quanto riguarda l’emissione di CO2 nell’aria, vi sono due fattori fondamentali a favore dei chiusini in materiale composito rispetto ai chiusini in ghisa:
- energia necessaria per raggiungere la temperatura di fusione della materia prima dei chiusini di ghisa (1200°C) e la temperatura di lavoro degli stampi per i materiali compositi (60°C);
- ridotto peso di ogni singolo pezzo che consente di poter caricare in ogni trasporto un numero di chiusini 3-4 volte superiore ai normali chiusini in ghisa con conseguente riduzione dell’inquinamento dovuto al numero inferiore di trasporti.
Limitazione dei rumori
Grazie alla proprietà della materia prima utilizzata, l’utilizzo di un coperchio e di un telaio in materiale composito consente di ridurre la rumorosità al passaggio di veicoli o persone, tipica dei sistemi in ghisa e dovuta a un non perfetto accoppiamento tra coperchio e telaio o a errori di posa.