I geometri italiani e la cultura alimentare
Il ruolo del geometra per la qualità in tavola, in un convegno organizzato dai geometri italiani illustra quali sono le procedure che garantiscono la qualità e la sicurezza degli alimenti
Secondo i dati rilevati dall’Osservatorio Accredia in collaborazione con il Censis, il 16% della popolazione italiana si dichiara preoccupato della qualità dei prodotti che consuma abitualmente, il 53% ha perplessità in merito a specifiche categorie di prodotti ed il 30,7% si dice sicuro degli alimenti che consuma.
Complessivamente, sono circa 5 milioni le famiglie italiane che esprimono il timore che molti alimenti possano essere preparati in modo non corretto o conservati senza seguire le apposite procedure.
Un timore che ha portato tanti professionisti ad interrogarsi sulle corrette procedure da utilizzare nella preparazione degli alimenti.
D’accordo ma i geometri italiani in tutto questo cosa c’entrano ?
C’entrano eccome, in quanto oggi giovedi 21 maggio in occasione e in concomitanza dell’expo 2015 , a discuterne in termini ufficiali sono proprio i geometri italiani. All’analisi del tema è infatti dedicato il convegno “Dalla progettazione igienica degli ambienti alla qualità in tavola”aperto proprio in queste ore a Milano e incentrato sul tema della qualità e della sicurezza degli alimenti. Lo scopo ultimo dell’evento è quello di informare il grande pubblico, oltre agli stessi addetti ai lavori, sulle specifiche competenze professionali dei geometri italiani in questo ambito, come i requisiti igienico-sanitari degli ambienti di produzione e trasformazione degli alimenti
Ma qual è la situazione su cui i geometri italiani hanno deciso di puntare la loro attenzione?
In Italia i controlli sull’agroalimentare sono tra i più rigorosi ed efficaci d’Europa e del mondo. A conferma di questo, sempre secondo i dati Accredia-Censis, si rileva che sono oltre 2,3 milioni le analisi condotte sugli alimenti presso laboratori accreditati, oltre 600 mila le ispezioni e 200 mila le analisi su campioni di prodotti effettuati da organismi del controllo ufficiale coordinati dal Ministero della Salute. Inoltre, i controlli sulla qualità dei prodotti alimentari effettuati da organismi coordinati dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, superano il numero di 30.000.
Nonostante questi dati si assiste però ad uno scollamento tra la qualità effettiva del cibo che arriva alla tavola e quella percepita da una parte di consumatori, il cui giudizio non di rado è frutto di informazioni incomplete. Tanto che fra gli aspetti in cima alla lista delle preoccupazioni degli italiani ci sono la scarsa sicurezza dei prodotti alimentari, per circa il 71%, e l’importanza delle garanzie igienico-sanitarie, circa l’85%, con un 40% di persone che ha bisogno di informarsi perché sente spesso parlare di alimenti contraffatti e poco sicuri.
Una situazione che risulta essere ogni giorno di più sotto gli occhi dei riflettori.
In questa cornice diventa sempre più rilevante e centrale la circolazione di una corretta informazione ed è questo uno degli obiettivi del convegno oltre a quello di approfondire il ruolo e la figura dei geometri italiani, professionisti preparati e poliedrici che oggi sono in grado di offrire un contributo rilevante sulla sicurezza alimentare, includendo nelle misure volte a tutelare la salute e gli interessi dei consumatori, anche l’attenzione alla progettazione degli ambienti di lavoro nelle aziende alimentari.
La progettazione igienica degli ambienti abitativi può a tutti gli effetti considerarsi come una leva strategica per prevenire la contaminazione microbica dei prodotti alimentari e garantire l’igiene degli alimenti che vengono a contatto con le superficie di lavoro.