I Geometri di Lecce celebrano Leonardo da Vinci
Nel cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, venerdì 11 e sabato 12 ottobre a Lecce e a Galatone si sono accesi i riflettori sulla vita e le opere dell’illustre genio delle arti.
Nel cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, venerdì 11 e sabato 12 ottobre a Lecce e a Galatone si sono accesi i riflettori sulla vita e le opere dell’illustre genio delle arti. Una iniziativa organizzata dal Dipartimento di Beni culturali dell’Università del Salento con la collaborazione del Collegio provinciale dei Geometri e Geometri Laureati e della Rete territoriale delle professioni tecniche.
“Leonardo e il Salento” è il titolo del convegno di studi organizzato dal Dipartimento di Beni culturali dell’Università del Salento, dal Seminario di Storia della Scienza e dalla sezione di Lecce della Società di Storia Patria.
“Abbiamo da subito sposato questa importante iniziativa su Leonardo da Vinci che per tutti simboleggia genialità, estro, scienza, invenzione e innovazione – afffermano i rappresentanti della a Rete territoriale delle professioni tecniche che si sta costituendo nella zona – perché la memoria delle sue doti continua a propagarsi, a ispirare nuovi progetti ed è d’esempio per tutte le generazioni».
Due giornate, l’11 ottobre a palazzo Codacci-Pisanelli di Lecce e il 12 ottobre a Galatone nel Museo delle macchine di Leonardo, in cui studiosi provenienti da varie università italiane (Roma, Napoli, Bari, Foggia e Lecce) hanno raccontato la storia e i segreti del genio toscano.
La particolarità dell’evento stava nel fatto che l’attenzione dei partecipanti si è concentrata non solo sulla pittura e sulla scienza, ma anche su settori come l’urbanistica, l’ingegneria, l’idraulica, l’anatomia, la musica, tutti ambiti di interesse in cui Leonardo si è mosso. Lo scopo è stato quello di illustrare le ricadute che le opere e le scoperte di uno dei più grandi personaggi del Rinascimento italiano hanno provocato in aree periferiche, come nel Salento e negli studi di salentini che hanno svolto la loro attività altrove.
“Si è voluto in questo modo avviare un percorso di ricerca in alcuni specifici settori – racconta il Responsabile scientifico del Convegno Mario Spedicato, docente di Storia moderna dell’Unisalento e presidente della Società di Storia Patria di Lecce – con l’obiettivo di evidenziare le contaminazioni nella storia dell’arte, ma anche nell’idraulica, nell’alimentazione e persino nel tarantismo, fenomeno tipico salentino, che il genio di Vinci ha irradiato con la sua straordinaria e irripetibile attività nella scienza dell’epoca”.