Google Earth non può essere considerato una prova della decadenza del permesso di costruire
Il Tar della Campania, annullando il provvedimento di un Comune campano, ha chiarito che Google Earth non può essere utilizzato come prova per dimostrare la decadenza o meno del permesso di costruire
È illegittimo, stando alla sentenza pronunciata pochi giorni fa dal TAR della Campania, il provvedimento, adottato da circa due anni fa da una amministrazione comunale campana, che, utilizzando il programma Google Earth come prova principe, aveva dichiarato la decadenza di un permesso di costruire.
Il provvedimento sarebbe potuto essere una vera e propria rivoluzione, ma cosi non è stato.
Ma cosa prevedeva il provvedimento che faceva decadere il permesso di costruire?
Secondo il Comune, le immagini di Google Earth erano tali da comprovare che alla data del 19 giugno 2013 ben oltre il termine annuale normativamente stabilito ai fini dell’efficacia del titolo edilizio, i lavori non erano iniziati, risultando il lastrico solare di copertura del fabbricato de quo integro.
Una prova, che secondo l’amministrazione comunale, era chiara e inequivocabile e che aveva portato a dichiarare la decadenza del permesso di costruire, generando ovvie polemiche e scontati ricorsi al TAR competente regionale.
Per il Tar Campania invece, investito della questione, i rilevamenti, tratti da Google Earth, “non si prestano ad una valutazione positiva al fine di comprovare il presupposto di fatto assunto a giustificativo del provvedimento impugnato. Ciò, in particolare, tenuto conto della provenienza del suddetto rilevamento, delle incertezze in merito alla risalenza delle immagini, della genericità delle informazioni relative ai metodi di esecuzione del rilevamento medesimo, a tale riguardo si osserva che le immagini depositate in giudizio non risultano essere tratte dalle versioni più evolute del software, predisposte per scopi commerciali.
Insomma una bocciatura su tutta la linea quella che il TAR campano ha riconosciuto al comune che, forse per eccessiva “incompetenza” aveva fornito come prova per la decadenza del permesso di costruire, delle immagini recuperato da Google Earth che non presentavano neppure la qualità dell’aggiornamento.