Gli strumenti digitali e la professione di geometra
Sotto la lente di ingrandimento di “Digital&BIM Italia”, l’industria delle costruzioni in piena rivoluzione con il suo futuro strettamente legato alla trasformazione digitale e al Building Information Modeling (BIM).
Sotto la lente di ingrandimento di “Digital&BIM Italia”, l’industria delle costruzioni in piena rivoluzione con il suo futuro strettamente legato alla trasformazione digitale e al Building Information Modeling (BIM). Fra i relatori nei tavoli di discussione nazionali e internazionali, per CNGeGL interviene il Consigliere nazionale Cesare Galbiati
A “Digital&BIM Italia”, il primo evento nazionale dedicato alla digitalizzazione dell’ambiente costruito, inaugurato questa mattina a Bologna, è stato invitato a partecipare il Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati. Gli appuntamenti si articoleranno in cinque sessioni: si parlerà del binomio digitalizzazione e industrializzazione, di rilievo 3D e realtà virtuale, dello stato della ricerca e della normazione in materia. Spazio dunque ai software, agli strumenti, alle pratiche e ai progetti già tradotti in cantiere. Più d’uno gli importanti interrogativi ai quali si cercherà di dare risposta, quali: cosa significa innovazione e transizione digitale per il settore dell’edilizia?, come si può ottimizzare il processo coinvolgendo tutta la filiera, dalla progettazione fino alla gestione in esercizio dell’opera?
La presenza CNGeGL, rappresentato dal Consigliere Cesare Galbiati, è stata prevista in due momenti: nella sessione sul tema “La digitalizzazione nel processo costruttivo e nella gestione del patrimonio”, che illustrerà lo stato di avanzamento nell’adozione del BIM, sia nei vari ambiti di applicazione, sia nelle diverse fasi del processo edilizio o infrastrutturale; e nella sessione “Il BIM come driver della domanda pubblica”, in cui interverrà nella Tavola rotonda con le rappresentanze della filiera dal titolo “Verso una politica industriale del settore delle Costruzioni”.
Nel corso del suo primo intervento, dal titolo “Gli strumenti digitali e la professione”, il Consigliere CNGeGL Cesare Galbiati ha sottolineato come “in questo decennio sia stato possibile assistere a un’evoluzione del settore dell’edilizia, e delle costruzioni più in generale, che sta passando da processi sostanzialmente di tipo analogico a processi interamente digitalizzati in cui le nostre decisioni, durante l’intero ciclo di vita degli immobili, sono sempre più guidate e supportate da dati digitali raccolti su computer”. Un’affermazione che trova conferma nella costante crescita rileva della domanda di servizi BIM, come indicano anche recentemente i dati dei Rapporti ufficiali: per appalti pubblici e grande committenza privata, per i quali era richiesto il BIM, siamo passati da un valore del 2015 di 1,0 mld. di opere, a un valore di 2,6 mld. nel 2016; ciò nonostante i problemi e i rallentamenti causati dalla entrata in vigore della nuova normativa sugli appalti pubblici. Un trend positivo che si stima ancora più ampio nel 2017 e che, sarebbe in realtà ancora maggiore, se si considera che sfuggono alle statistiche, ma stanno prepotentemente facendosi strada, anche gli appalti privati di media entità. Per questo motivo, “una rappresentante della Categoria, insieme agli altri esponenti delle altre professioni tecniche nella positiva esperienza sinergica della Rete delle Professioni Tecniche, è sempre presente ai tavoli tecnici e istituzionali, partecipando attivamente alle evoluzioni informatiche che si sono susseguite negli anni e che hanno portato alla digitalizzazione del proprio sistema professionale”.
Trattando il tema del BIM, il Consigliere CNGeGL Cesare Galbiati amplia il suo speech includendo anche una necessaria puntualizzazione sulle tecnologie digitali, ricordando che stanno parallelamente rivoluzionando l’attività dei liberi professionisti tecnici, geometri in primis. Tali tecnologie, infatti, possano essere di basilare importanza, ad esempio, nella progettazione di infrastrutture che si devono integrare con l’ambiente e con il territorio rilevato, o che sono pensate per la digitalizzazione dell’ambiente costruito, su cui sarà incentrata l’attività edilizia di recupero e trasformazione nei prossimi decenni, con tutte le possibili ricadute positive conseguenti.
“Il nostro obiettivo – spiega il Consigliere CNGeGL Cesare Galbiati – è rendere accessibili ai geometri nostri iscritti queste sofisticate e costose tecnologie. Nell’individuazione di un modo semplice ed economicamente sostenibile, al momento, è fortemente impegnata la società di servizi telematici ai professionisti Geoweb Spa, una realtà partecipata da CNGeGL e da Sogei Spa, che sta investendo in progetti che offrono servizi di realtà virtuale dedicati, poggiati su una piattaforma di modellazione 3D, che l’Università di Roma3 ha realizzato attraverso una apposita “algebra” sviluppata nel corso di pluriennali attività di ricerca; questo risultato è stato ormai tradotto da Geoweb Spa in opportunità per il geometra, con riflessi immediati e tangibili nella sua attività lavorativa, legata al territorio e alla filiera del fare digitale, un ambito che caratterizzerà in maniera ancora più forte il cambio di passo della società digitale del terzo millennio. L’obiettivo – continua – è la creazione di una realtà virtuale (3D data capture), duale di quella fisica, misurabile e di facile manipolazione, nel senso della organizzazione dei dati e della semplicità di associazione di molteplici ulteriori fonti di informazioni ad essa associabili, potendone aumentare così il contenuto informativo, certificabile attraverso l’attività del geometra sul campo in termini di precisione entro limiti certi, marcando in questo modo la differenza sostanziale da processi analoghi”.
Al termine della sua relazione, il Consigliere Cesare Galbiati ha messo in evidenza come il Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati sia sempre aperto alle innovazioni e guardi con grande interesse all’evoluzione digitale della professione, individuando puntualmente specifiche competenze, utili a caratterizzare sempre più la professionalità del geometra. Può essere annoverata fra queste iniziative anche la proposta di un nuovo percorso formativo per il futuro accesso all’Albo professionale. Attualmente all’esame del Parlamento, il disegno di legge AC 4030 si presenta anch’esso all’avanguardia nella forma e nella sostanza “perché – conclude – abbiamo bisogno di ragazzi che escano dagli studi preparati seriamente al futuro, che non si formino su tecniche e tecnologie del passato”.