domenica, Novembre 24, 2024
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Giacomo Masnari, antenato dei geometri lombardi

Prima ancora che venisse istituita con il Regio Decreto del 1929 la figura professionale, i geometri lombardi erano un “bene” per la collettività

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A Ostiano, in provincia di Cremona, una targa in marmo, esposta sul lato esterno della Chiesa Parrocchiale, commemora la scomparsa di un illustre geometra vissuto alla fine del 1700, un antenato dei geometri lombardi.

Giacomo Masnari, precursore dei geometri lombardi e dei liberi professionisti di oggi e di domani, scomparso nel 1798, aveva ricevuto il titolo di “Geometra” dall’autorità politica locale: in quell’epoca, infatti, non esistendo scuole specializzate nella formazioni di figure professionali tecniche, il sapere veniva tramandato con l’apprendistato nelle botteghe. Oppure, in casi eccezionali, alcune figure con doti particolarmente spiccate nelle materie matematiche e geometriche si qualificavano con l’applicazione pratica della loro maestrìa e il successivo riconoscimento delle istituzioni pubbliche.

Prima del Regio Decreto che nel 1929 ha fissato l’istituzione della professione di geometra, gli incarichi lavorativi di livello venivano dunque conferiti ufficialmente solo alle persone che erano ritenute molto meritevoli. Il Geometra Giacomo Masnari (cognome tipico della zona in cui ha vissuto ndr) si distinse, in tal senso, per aver messo il suo sapere al servizio della comunità, aiutando i concittadini a svolgere le pratiche di “allora” per la confinazione dei terreni e l’ubicazione delle case, meritando un encomio pubblico per una vita spesa come benefattore. Al figlio Francesco l’onore di poter firmare e suggellare così, per sempre, il titolo del papà, grazie alla concessione della parrocchia per l’affissione della targa commemorativa.

Cosa recita la targa che commemora Giacomo Antonio Masnari, illustre antenato dei geometri lombardi?

 

Cosa recita la targa? Ecco qui: Giacomo Antonio Masnari, esperto di geometria (professione del geometra), fornito di saggezza e di buoni consigli morì nel gennaio 1798 all’età di 72 anni. Il figlio Francesco piangente pose questa targa.

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