Geometri italiani: come Re-inventare il patrimonio architettonico e ambientale
Oggi a Milano, un appuntamento per geometri per imparare a Re-inventare il patrimonio architettonico e ambientale
Come Re-inventare il patrimonio architettonico e ambientale? “Vecchio” o “nuovo”? Risparmio economico o tutela dell’ambiente? Comfort su misura o design innovativo? Agevolazioni e incentivi fiscali o risparmio in bolletta qui ed ora grazie alla classe energetica elevata? Questi sono solo alcuni dei numerosi interrogativi che si pongono le famiglie italiane, prima di decidere di investire nel mattone e, rese ancor più prudenti dalla crisi economica, lo fanno solo dopo aver valutato attentamente i pro e contro di una casa nuova già abitabile e di una casa vecchia da ristrutturare.
Diversi elementi sembrano identificare la seconda come la via privilegiata dalla domanda, soprattutto per questioni di budget: conti alla mano, in una città come Milano il costo dell’usato più la ristrutturazione è inferiore al costo del nuovo; senza contare ulteriori sacche di risparmio che possono essere individuate grazie alla consulenza di professionisti esperti in perizie e verifiche tecniche.
Domande e tematiche che saranno trattate oggi, giovedi 24 settembre 2015 alla Galleria Meravigli di Milano, nel corso dell’appuntamento organizzato all’interno del programma culturale/informativo geometri in expo
Come Re-inventare il patrimonio architettonico e ambientale
Questa la riflessione al centro del dibattito proposto dal convegno cui si aggiunge, in particolare: la propensione all’acquisto del “vecchio” è un dato da imputare esclusivamente alla ridotta disponibilità economica delle famiglie o segna l’avvio di un nuovo ciclo immobiliare, basato sulla consapevolezza dei cittadini informati dalla necessità di percorrere la via del “consumo di suolo zero”?
In altre parole. La più ampia fascia di potenziali acquirenti si orienta verso una casa “datata” esclusivamente per ragioni economiche o anche perché sensibilizzati al tema della riqualificazione da politiche nazionali e buone prassi regionali che “spingono” in questa direzione?
Analizzare queste dinamiche è di grande importanza sia per i professionisti di area tecnica, al fine di individuare le competenze utili a fornire la consulenza più adeguata ai propri clienti, sia per gli operatori del ciclo edilizio, per i quali è strategico comprendere se questo dato può evolvere in una vera e propria tendenza di portata nazionale.