Galletti: Dissesto idrogeologico, 4 milioni di euro per Monopoli
Il Ministero dell’Ambiente ha voluto affrontare fin dal primo momento in maniera strutturale le problematiche relative al rischio idrogeologico in Italia, avviando il Piano Nazionale degli interventi di mitigazione
Il Ministero dell’Ambiente ha voluto affrontare fin dal primo momento in maniera strutturale le problematiche relative al rischio idrogeologico in Italia, avviando il Piano Nazionale degli interventi di mitigazione per il periodo 2015-2020, definito attraverso le proposte di intervento presentate dalle Regioni e caricate sul sistema “ReNDiS”.
Dalla verifica effettuata nel sistema, che raggruppa Regione per Regione e comune per comune le richieste di finanziamento per gli interventi di mitigazione dell’erosione costiera e contro il dissesto idrogeologico, è presente per Monopoli una sola richiesta di finanziamento per un intervento dal titolo “Mitigazione delle instabilità dell’area costiera del Comune di Monopoli”, per un importo di 4 milioni di euro, che risulta essere sviluppata a un livello progettuale di fattibilità e pertanto ancora non maturo per un’immediata cantierabilità.
Lo stesso Comune ha inoltre presentato alla Regione Puglia 3 progetti contro il dissesto idrogeologico, di cui due relativi al “Recupero dal dissesto idrogeologico per la Lama San Vincenzo” finanziati dalla Regione con deliberazione di Giunta del 19 aprile 2016 ed un progetto relativo alla “Sistemazione idraulica del canale Recchia e del tratto terminale del torrente Pagano”. I progetti, a seguito di apposita istruttoria, sono stati inseriti dalla Regione Puglia nel sistema ReNDiS per concorrere all’assegnazione di finanziamenti.
Il Comune di Monopoli ha comunicato, tra l’altro, che è stato effettuato uno studio dell’intera costa rocciosa ed è stato redatto il Piano Comunale delle Coste da cui sono emerse 84 situazioni di rischio, tutte precisamente geolocalizzate ed individuate in termini di rischio conformazione e misure di interdizione da terra e da mare. L’elenco è in progressivo aggiornamento ed è stato oggetto di apposita ordinanza sindacale di interdizione dei siti. L’Amministrazione comunale evidenzia che le risorse a sua disposizione consentono di attuare interventi tampone di protezione ed interdizione delle zone a rischio che occupano uno sviluppo lineare di oltre 12 Km.
Il governo sta affrontando con determinazione il fenomeno dell’erosione costiera, in Puglia come nel resto d’Italia, ragionando con una visione “di sistema”, l’unica possibile per assicurare quella programmazione e quella seria attività di prevenzione del rischio mancata per troppo tempo.