Finanziati dal fondo di Kioto i primi 69 interventi di riqualificazione energetica
Sono 68 i progetti fino ad ora approvati attinenti alla riqualificazione energetica degli edifici scolastici ammessi alla concessione di prestiti a tasso agevolato.
Finanziati dal fondo di Kioto i primi 69 interventi di riqualificazione energetica. I piani operativi che sono stati già inviati ai rispettivi Comuni e hanno preso risorse per quasi 40 milioni di euro a monte dei 248 messi a disposizione del bando Kioto quest’ultimi investono anche interventi complementari inerenti alla messa sicurezza delle scuole. Viene inoltre specificato che la Cassa e Depositi e Prestiti procederà alla stipula del contratto di finanziamento e alla successiva erogazione sulla base della documentazione acquisita dagli Enti che ne beneficiano successivamente tali Enti sono tenuti all’invio della documentazione necessaria secondo le indicazioni di Cassa Depositi e Prestiti.
Si ricorda che il DM 66/2015 aveva stanziato 350 milioni di euro, a valere sul Fondo Kyoto, al fine di finanziare, avvalendosi di cassa Depositi e Prestiti, erogazioni a tasso agevolato dello 0,25% per interventi di riqualificazione energetica che consentano un miglioramento di due classi del parametro di efficienza energetica dell’edificio scolastico in un arco temporale di massimo 3 anni. Le domande arrivate al Ministero sono state minori rispetto alle aspettative e hanno dato il via ad un finanziamento di solo 110 milioni e 610 interventi di riqualificazione.
In una nota dello scorso 22 Febbraio, pubblicata sul sito telematico del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio del mare, il dicastero di Via Cristoforo Colombo aveva comunicato, infatti, che il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti aveva firmato il Decreto che riapriva lo sportello per l’accesso ai finanziamenti agevolati a valere sul Fondo rotativo “Kyoto”, mettendo così a disposizione circa 248 milioni di euro per interventi di efficienza energetica nell’edilizia scolastica. Sono finanziabili, spiegava la nota, “gli interventi che consentano un miglioramento di due classi del parametro di efficienza energetica dell’edificio scolastico in un arco temporale di massimo 3 anni.”
Sono altresì previsti interventi che riguardano immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e universitaria e ad asili nido. La nota del dicastero specificava che: “Per quanto riguarda la valutazione dello stato degli edifici e la indicazione degli interventi necessari all’efficientamento energetico il Ministero dell’Ambiente ha avviato una interlocuzione con l’ENEA al fine di assicurare uniformità e qualità scientifica delle stime e coerente programmazione degli interventi. Questa riprogrammazione fa parte inoltre delle misure previste nel “Protocollo d’intesa per migliorare la qualità dell’aria” sottoscritto il 30 dicembre scorso dal ministro dell’Ambiente, dal presidente della Conferenza delle Regioni e dal presidente dell’Anci per dare una risposta di sistema al problema dello smog.” Viene altresì specificato che sono finanziabili gli interventi i cui costi sono sostenuti dopo l’11 Marzo 2016, data di pubblicazione del Decreto sulla Gazzetta Ufficiale che ha riprogrammato il Fondo Kyoto.