Entra in vigore il “Deposito prezzo al Notaio”, come vendere casa e non ricevere i soldi
Come vendere casa nonostante una nuova tassa sulla casa. Il deposito presso il notaio reso volontario, ma presenta molte incognite.
Da oggi entra in vigore il deposito del prezzo al Notaio. Secondo quanto previsto dalla “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” le parti o anche una di loro potrà richiedere al Notaio di aderire al Deposito del prezzo: in questo caso il pubblico ufficiale al momento del trasferimento immobiliare tratterrà la somma pattuita per la compravendita e la depositerà su un apposito conto corrente fino alla trascrizione del trasferimento dell’immobile. Gli interessi maturati sul conto, non saranno incassati dal proprietario, ma dallo Stato Italiano, che li destinerà ad un fondo per le piccole e medie imprese.
La norma varata nel 2013, fino ad oggi non aveva mai trovato esecuzione per la forte opposizione della Fiaip e di tutta la filiera dell’immobiliare. Il Governo è comunque riuscito a farla “passare”, introducendo la volontarietà delle parti.
“Il deposito del prezzo al Notaio – dichiara Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip – è da ascriversi alla già nutrita schiera delle leggi “inutili e dannose” varate per il nostro comparto. La legge crea una disparità fortissima tra le parti, che fino ad oggi erano bilanciate e tutelate, mentre ora il venditore diventa parte debole del contratto.
Inoltre, la sua applicazione creerà notevoli problemi a quei venditori che intendono vendere la propria abitazione per comprarne subito un’altra: sarà quasi impossibile per chi vende casa impegnarsi all’acquisto di un nuova abitazione, non potendo contare sul denaro proveniente dalla vendita del proprio immobile. Quasi esilarante il fatto che gli interessi maturati sul conto corrente del Notaio anziché essere restituiti al venditore vengano trattenuti dallo Stato, che di fatto ha varato una nuova tassa sulla proprietà immobiliare.”