Edilizia scolastica: possibile slittamento dei termini
“E’ necessario uno slittamento del termine del 31 ottobre 2015’ imposto ai Comuni per poter usufruire dei 1.100 milioni di euro messi a disposizione dai cosiddetti mutui BEI per l’edilizia scolastica”
“E’ necessario uno slittamento del termine del 31 ottobre 2015’ imposto ai Comuni per poter usufruire dei 1.100 milioni di euro messi a disposizione dai cosiddetti mutui BEI per l’edilizia scolastica”.
Lo scrive il presidente dell’ANCI, Piero Fassino, in una lettera inviata ai ministri dell’Istruzione, dei Trasporti e dell’Economia, Stefania Giannini, Graziano Delrio e Pier Carlo Padoan, e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti
“La proroga si rende obbligata a causa di una serie di ritardi che hanno impedito ai Comuni l’attivazione delle procedure di gara, pur avendo in alcuni casi già predisposto la documentazione necessaria. Il provvedimento, che consentirebbe di finanziare oltre 1400 opere finalizzate al miglioramento strutturale e di sicurezza dell’edilizia scolastica, stenta a decollare in ragione dei ritardi accumulati. Già il primo decreto, per la definizione delle modalità di attuazione e del relativo cronoprogramma, è stato emanato solo il 23 gennaio 2015, mentre la sua adozione era stabilita entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione, cioè entro febbraio 2014. E ad oggi, il decreto interministeriale forse più importante per l’autorizzazione alla stipula dei mutui, pur sottoscritto dai tre Ministri nei giorni scorsi, è in attesa della registrazione da parte della Corte dei Conti”
“ Se a ciò si aggiunge il fatto che l’Anac” continua Fassino ” ha recentemente affermato che ai fini dell’indizione delle gare di appalto da parte degli enti locali sia necessario e sufficiente attendere l’adozione del decreto interministeriale che autorizza le Regioni alla stipula dei mutui`, appare evidente che a fronte del mancato perfezionamento dell’iter del provvedimento, atteso da mesi, si renda necessario uno slittamento del termine del 31 ottobre, tale da consentire ai Comuni di giungere all’aggiudicazione provvisoria tenendo conto dei tempi imposti dalle procedure di legge”.