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Edilizia

Edilizia Sanitaria: la Regione Emilia Romagna stanzia 87 milioni di euro

La Regione Emilia Romagna ha previsto il piano finanziario atto a rimodernare e ristrutturare il parco di edilizia sanitaria regionale

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La Regione Emilia Romagna ha previsto il piano finanziario atto a rimodernare e ristrutturare il parco di edilizia sanitaria regionale.  Le risorse da investire ammontano a 87 milioni di euro per un totale di 28 interventi. Il programma prevede anche la realizzazione di nuove Case sanitarie e investimenti in apparecchiature diagnostiche.

Circa il 50% dei finanziamenti per l’edilizia sanitaria regionale sono destinati a realizzare: il padiglione del reparto maternità e infanzia dell’Ospedale di Reggio Emilia; la ristrutturazione del padiglione materno-infantile del Sant’Orsola di Bologna; la ristrutturazione degli ospedali di Forlì, Cesana, Ravenna e Rimini.

Per quel che concerne, invece, la realizzazione di tre nuovi ospedali vengono segnalati gli interventi a Fornovo val di Taro (provincia di Parma) per un valore di 800mila euro; Castelnovo di Sotto e Casagrande (provincia di Reggio Emilia) per un valore di 1,3 e 1,1 milioni di euro;  Day-Hospital onco-ematologico nell’ospedale di Parma per un valore di 5 milioni; nuovo edificio per il pronto soccorso nell’ospedale di Bentivoglio per un valore di 3,4 milioni.

Gli altri interventi riguardano l’ospedale di Mirandola valore 2 milioni; rinnovo delle tecnologie biomediche riguardanti gli ospedali di Piacenza, Ferrara e l’istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, l’Azienda Usl di Bologna e gli ospedali della Romagna e il policlinico di Modena (valore totale di 17 milioni di euro). Infine viene segnalato il finanziamento per l’acquisto di una risonanza magnetica per l’ospedale di Ferrara per un valore di 1,6 milioni di euro.

Edilizia sanitaria e sociosanitaria della Regione Emilia Romagna

I programmi di edilizia sanitaria riguardano gli investimenti in conto capitale finalizzati all’adeguamento e al potenziamento delle strutture pubbliche che costituiscono la rete ospedaliera regionale; la rete territoriale dei servizi di cure primarie e dei servizi per l’integrazione socio-sanitaria; l’adeguamento e ammodernamento del patrimonio tecnologico sanitario.

Oltre 650 interventi per 2,7 miliardi di euro tra il 1991 e il 2014. Questo l’ammontare degli investimenti in Emilia-Romagna per la rete strutturale e tecnologica del Servizio sanitario regionale. Sono interventi realizzati dalle Aziende sanitarie per nuove costruzioni, ristrutturazioni e adeguamenti funzionali-normativi degli ospedali e delle altre strutture sanitarie del territorio e interventi per gli spazi dedicati alla libera professione intramoenia. Si tratta inoltre di investimenti sulle tecnologie, soprattutto per quanto riguarda l’innovazione e l’acquisizione di attrezzature all’avanguardia e per l’adeguamento normativo rispetto agli standard di sicurezza. Dei 2,7 miliardi di euro, il 69% degli investimenti è stato dedicato a nuove costruzioni e ad ampliamento delle strutture, il 15% a ristrutturazioni, il 9% alle tecnologie, il 7% ad adeguamenti normativi.

A partire dal 2010 sono stati investiti complessivamente 127 milioni di euro per realizzare Case della Salute, un modello organizzativo su cui la Regione sta investendo molto per concentrare servizi efficienti con la prossimità delle cure. Di queste risorse, 19 milioni sono regionali, 44 milioni sono statali, 32 milioni sono i fondi messi a disposizione sia dalle Aziende sanitarie e 32 milioni dai Comuni (che comprendono anche fondi per il terremoto).

 

Nel 2014 sono proseguiti inoltre gli interventi già programmati sulle strutture socio-assistenziali e socio sanitarie dell’Emilia-Romagna. Per realizzare i 164 interventi sono stati utilizzati oltre 21 milioni di euro di risorse pubbliche (regionali e statali) con una compartecipazione di oltre 100 milioni di euro da parte degli enti attuatori (Comuni, ASP, Enti del privato sociale) e di altri finanziatori (banche o donazioni di privati). Nel 2014 il 70% degli interventi è stato completato (il 65% nel 2013).

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