Edilizia ed economia circolare
L’economia circolare può essere definita come un sistema in cui il valore di prodotti, materiali e risorse è mantenuto al massimo livello per quanto più a lungo possibile
I principi portanti dell’economia circolare in edilizia sono: preservare ed ottimizzare l’impiego delle risorse e garantire la massima efficienza dei sistemi tramite l’uso di tecnologie avanzate. Qual é il ruolo del laterizio nell’edilizia del futuro?
L’economia circolare in edilizia
L’economia circolare può essere definita come un sistema in cui il valore di prodotti, materiali e risorse è mantenuto al massimo livello per quanto più a lungo possibile, dove tutte le attività sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun altro o per se stessi.
Essa è stata concepita in modo da potersi rigenerare da sola ed è articolata in due tipi di flussi diversi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati alla fine del loro ciclo di vita senza entrare nella biosfera.
Economia circolare in edilizia
Il primo principio dell’economia circolare: Preservare le risorse
L’obiettivo è “chiudere il cerchio”, ovvero ottimizzare lo sfruttamento di risorse e materie prime durante l’intero ciclo di vita di ogni prodotto impiegato nella definizione dell’edificio, dalla produzione al consumo e poi allo smaltimento/recupero.
In edilizia questo approccio si esplicita principalmente utilizzando risorse naturali locali ed abbondanti, in produzioni possibilmente altrettanto locali e decentralizzate ed impiegando fonti di energia rinnovabili. In questo l’industria del laterizio si dimostra certamente all’altezza della situazione, avendo fatto negli ultimi anni grossi passi avanti nell’efficientamento dei processi produttivi.
Il secondo principio dell’economia circolare: Ottimizzare le risorse
Il secondo principio dell’economia circolare si esplicita nell’ottimizzare l’impiego delle risorse, cercando un modo di chiudere il ciclo di vita di ogni prodotto.
Per seguire questo principio bisogna cominciare a progettare tenendo in considerazione la possibilità di riusare, riciclare o riprocessare i materiali a fine vita in modo da reinserirli nel ciclo produttivo ed azzerare così la generazione dei rifiuti.
Il laterizio è un prodotto facilmente riciclabile in svariati prodotti che presentano in ogni caso prestazioni eccellenti. Esempi possibili di riuso e riciclo del laterizio:
- riuso nel recupero di edifici esistenti;
- riciclo in materiale di riempimento e stabilizzazione per infrastrutture;
- riciclo come aggregato nel confezionamento di calcestruzzo;
- riciclo come aggregato per la realizzazione di prodotti in calcio silicato;
- riciclo in forma di terra battuta per campi da tennis e baseball;
- riciclo come substrato per le piante.
Il terzo principio dell’economia circolare
Il terzo ed ultimo principio dell’economia circolare si esplicita nel cercare di garantire la massima efficienza dei sistemi, cercando di prevedere e ridurre per quanto possibile le conseguenze negative soprattutto nei confronti dei singoli individui interessati dal processo.
Nel mondo dell’edilizia questo punto è garantito quando si utilizzano materiali salubri per l’uomo e per l’ambiente, capaci di garantire un’effettiva riduzione della domanda di energia per la gestione dell’edificio che a sua volta comporta una minore emissione di gas climalteranti.
Il laterizio possiede tutte le carte in regola per garantire la massima efficienza. Si può quindi affermare che se il futuro è nell’economia dell’astronauta, il laterizio è un prodotto che può entrare di diritto nella stazione spaziale.
Nell’articolo completo
Nell’articolo completo di Murature Oggi 124 vengono riportati tutti gli approfondimenti sull’economia circolare e il ruolo del laterizio nell’edilizia del futuro.