Edilizia e Costruzioni: le proposte dei Geometri al MIT
Edilizia e Costruzioni: le proposte di Geometri, Architetti e Ingegneri al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

I Consigli Nazionali delle tre professioni tecniche hanno presentato contributi congiunti attraverso la piattaforma dedicata del Ministero, proponendo soluzioni per la semplificazione normativa e l’innovazione nel settore edilizio, con un focus su sostenibilità, digitalizzazione e rigenerazione urbana.
Edilizia e Costruzioni: le proposte di Geometri, Architetti e Ingegneri al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha recentemente avviato una consultazione pubblica per raccogliere contributi finalizzati al riordino e alla semplificazione della normativa in materia di edilizia e costruzioni. A tal fine, è stata messa a disposizione una piattaforma dedicata per l’inserimento delle proposte da parte degli operatori del settore.
In risposta a questa iniziativa, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il Consiglio Nazionale degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori e il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati hanno lavorato congiuntamente per elaborare una serie di proposte concrete, mirate all’elaborazione di un nuovo Testo Unico delle Costruzioni. Queste proposte sono state presentate al Ministero e possono essere sintetizzate nei seguenti punti chiave:
- Riordino e revisione delle tipologie di intervento edilizio
Le categorie di intervento edilizio necessitano di una revisione che privilegi l’attenzione al costruito, in linea con i principi di sostenibilità. Questo implica una ridefinizione delle tipologie di intervento, con l’obiettivo di semplificare e chiarire le procedure operative.
- Razionalizzazione dei titoli abilitativi
È proposta una riduzione e una razionalizzazione dei titoli abilitativi necessari per ciascuna tipologia di intervento edilizio, al fine di semplificare le procedure e ridurre la burocrazia. Questo comporterebbe una maggiore efficienza e chiarezza nel processo autorizzativo.
- Definizione delle tipologie di difformità
Si propone una classificazione delle difformità edilizie in due sole categorie ben distinte: parziale e totale. Questa semplificazione mira a garantire una maggiore chiarezza interpretativa e applicativa delle norme.
- Stato legittimo immobiliare e titoli legittimanti
Lo stato legittimo degli immobili dovrebbe includere, oltre ai titoli rilasciati, anche quelli divenuti efficaci in assenza di una verifica diretta da parte degli uffici comunali, purché siano trascorsi i termini previsti dall’articolo 21-novies della Legge 241/1990. Questo garantirebbe una maggiore certezza giuridica per i proprietari e gli operatori del settore.
- Integrazione delle Norme Tecniche delle Costruzioni
Il DPR 380/2001 necessita di un aggiornamento per recepire i principi generali e i criteri delle Norme Tecniche delle Costruzioni emanate nel 2018. È fondamentale introdurre la definizione del livello di affidabilità di una costruzione in relazione al livello di rischio, assicurando così standard di sicurezza più elevati.
- Digitalizzazione delle procedure e istituzione dell’Anagrafe delle Costruzioni
La creazione di uno Sportello Unico Comunale è vista come una misura essenziale per snellire le procedure amministrative. Inoltre, l’istituzione di un’Anagrafe delle Costruzioni e l’introduzione del Fascicolo Digitale per ogni edificio, contenente tutte le informazioni rilevanti, rappresentano passi fondamentali verso la digitalizzazione del settore.
- Responsabilità professionale ed equo compenso
Si propone che il termine di prescrizione per l’esercizio dell’azione di responsabilità professionale decorra dal giorno del compimento della prestazione da parte del professionista e si esaurisca nei 10 anni successivi. Questa misura rafforzerebbe le tutele per i professionisti, in linea con la legge sull’equo compenso.
- Sostenibilità delle costruzioni
La nuova normativa edilizia dovrebbe prevedere il rispetto di criteri legati all’impatto ambientale e alla gestione delle risorse, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di benessere e sicurezza delle persone. Si auspica, inoltre, un allineamento delle politiche fiscali per favorire la ristrutturazione e il riutilizzo adattivo degli edifici esistenti.
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- Rigenerazione urbana
È necessaria una netta distinzione tra la disciplina della ristrutturazione edilizia e quella della rigenerazione urbana. Quest’ultima dovrebbe riguardare prioritariamente programmi di recupero e riqualificazione del patrimonio immobiliare su scala urbana, al fine di ridurre gli squilibri tra aree centrali e periferiche. L’obiettivo è promuovere una visione policentrica e di prossimità nello sviluppo urbano.
Queste proposte rappresentano un contributo significativo verso una riforma organica del settore edilizio, mirata a semplificare le procedure, garantire la sostenibilità e promuovere la rigenerazione urbana, in linea con le esigenze contemporanee e future del paese.