Ecobonus 50% per i serramenti esteso anche ai beni non strumentali
L’Agenzia delle Entrate ha ufficializzato, la notizia era già nell’aria, che l’Ecobonus al 50% e il Sismabonus possono essere applicati anche ai beni non strumentali
Ecobonus 50 per cento e sismabonus estesi ai beni non strumentali. L’Agenzia delle Entrate si è espressa e ha pubblicato la risoluzione il 25 giugno 2020 “Detrazioni per riqualificazione energetica e per interventi antisismici – Applicabilità agli interventi eseguiti da titolari di reddito di impresa su immobili diversi da quelli strumentali” con la quale ha inteso dare un netto e deciso chiarimento riguardo un argomento più volte dibattuto anche sulle nostre pagine.
I beni non strumentali rientrano tra quelli previsti dalle misure ecobonus 50% e sismabonus?
La Risoluzione n.34 del 25 giugno choarisce che le due misure sono sempre applicabili anche alle tipologie immobiliari in possesso delle imprese con obiettivo di vendere o affittare.
La risoluzione si è dimostrata necessaria dopo che alcune interpretazioni hanno consolidato l’errata consuetudine di circoscrivere ecobonus e sismabonus ai soli beni strumentali, escludendo quindi gli immobili in possesso delle imprese con obiettivo di vendere o affittare.
Ecobonus 50% e Sismabonus per i serramenti esteso anche ai beni non strumentali.
Secondo la risoluzione del 25 giugno l’Ecobonus spetta anche ai titolari di reddito d’impresa che effettuano gli interventi su immobili da essi posseduti o detenuti. L’ecobonus deve essere riconosciuto «a prescindere dalla qualificazione di detti immobili come strumentali, beni merce o patrimoniali».
Sancito questo importante principio è stato scontato anche il riconoscimento del finanziamento per quanto riguarda i beni non strumentali rientranti nei lavori di previsti dal Sismabonus.
“Devono quindi ritenersi superate – si legge nella risoluzione dell’Agenzia Delle Entrate – le indicazioni fornite con i precedenti documenti di prassi richiamati. La Risoluzione infatti viene richiamata anche da un importante parere del ministero dell’Economia, datato 26 febbraio 2020”.