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Dichiarazione di successione: guida completa alla successione post mortem.

I geometri possono seguire una dichiarazione di successione? Guida alla pratica di successione post mortem!

Dichiarazione di successione: guida completa alla successione post mortem.
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Come fare una dichiarazione di successione? Nascita E Morte sono due eventi che, per forza di cose, segnano l’esistenza di una persona. Se quando nasciamo i rapporti giuridici ed economici sono “facilmente” gestibili, non altrettanto capita con l’evento della morte.

Guida alla pratica di successione post mortem e alla dichiarazione di successione.

In questo articolo:

  1. Dichiarazione di successione. Cosa succede ai beni di un individuo dopo la sua morte?
  2. Chi deve presentare una dichiarazione di successione: chi è obbligato a presentarla?
  3. Casi particolari di presentazione della dichiarazione di successione!
  4. Termini per la presentazione della dichiarazione di successione.
  5. Quali documenti bisogna presentare quando si fa la dichiarazione?
  6. Dichiarazione di successione e proprietà immobiliari, come fare?
  7. Come fare la successione?
  8. Quanto costa una successione?
  9. Sei un geometra? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Il decesso di una persona causa tutta una serie di conseguenze che hanno bisogno dell’intervento di un professionista che sia in grado di gestire correttamente questo triste evento e presentare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione.

Dichiarazione di successione. Cosa succede ai beni di un individuo dopo la sua morte?

La dichiarazione di successione è una dichiarazione che deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate a seguito della morte di un soggetto. Il motivo della dichiarazione è la necessità di regolare post mortem le proprietà di beni mobili e immobili del de cuius.

La dichiarazione di successione ha quindi, oltre il forte significato morale, una fortissima connotazione fiscale. É grazie alla dichiarazione infatti, che si comunica allo Stato che i beni del defunto stanno cambiando proprietà passando nella disponibilità degli eredi e che, quindi, anche le imposte e le eventuali pendenze fiscali stanno entrando nella sfera di disponibilità degli eredi.

Chi deve presentare una dichiarazione di successione: chi è obbligato a presentarla?

É la stessa legge a indicare i soggetti che sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione, che sono, ovviamente, gli eredi (soggetti che hanno accettato l’eredita o i loro legali rappresentanti); i legatari (soggetti a cui il defunto nel testamento una parte di beni o di diritti); i soggetti chiamati, genericamente, all’eredità (tutti quei soggetti che, pur non avendo ancora accettato o rifiutato l’eredità, risultano tra glie eredi); le persone immessi nel possesso temporaneo dei beni dell’assente; gli amministratori dell’eredità; i curatori dell’eredità giacente; gli esecutori testamentari; tutti i soggetti delegati dal defunto per l’esecuzione delle sue volontà testamentarie; i trustee.

Casi particolari di presentazione della dichiarazione di successione!

È sufficiente presentare un’unica dichiarazione di successione anche nel caso in cui i soggetti obbligati a presentarla siano più di uno. Non deve invece essere presentata nessuna dichiarazione nel caso in cui l’eredità del de cuius non superi i 100mila euro, non comprenda beni immobili o diritti reali immobiliari e sia devoluta al coniuge o ai parenti in linea retta.

Termini per la presentazione della dichiarazione di successione.

Entro 12 mesi dalla data in cui viene aperta la successione (la data dell’apertura spesso coincide con la morte del soggetto ndr) gli eredi, i chiamati all’eredità o i legatari devono presentare dichiarazione di successione. Entro 30 giorni dall’invio della dichiarazione è necessario inviare la richiesta di voltura catastale.

Quali documenti bisogna presentare quando si fa la dichiarazione?

La dichiarazione della successione richiede la presentazione di diversi importanti documenti. I documenti da presentare per la successione sono il certificato di morte, che deve essere richiesto in Comune; una copia della documentazione d’identità e dei codici fiscali del de cuius, degli eredi e dei legatari; il certificato di residenza del de cuius, degli eredi e dei legatari; lo stato di famiglia; l’atto di matrimonio o il decreto di separazione o le eventuali sentenze di divorzio; due copie autentiche del testamento.

Nel caso in cui l’eredità abbia come oggetto anche conti correnti e altri titoli di credito depositati, sarà necessario presentare anche la certificazione dei rapporti bancari.

Dichiarazione di successione e proprietà immobiliari, come fare?

Di particolare attenzione è il caso in cui il de cuius fosse proprietario di beni immobili. La successione delle proprietà immobiliari richiede infatti la presentazione di specifici documenti, come:

  • le schede catastali degli immobili oggetti della successione;
  • la copia degli atti di acquisto o degli altri titoli di provenienza.

Come fare la successione?

Il primo gennaio 2019 è entrata in vigore una nuova modalità di presentazione della dichiarazione di successione. A partire dal primo gennaio 2019 la dichiarazione può essere presentata da chiunque sia in grado farlo (non è richiesta la presenza di un notaio ndr) esclusivamente per via digitale utilizzando il modello 4 reperibile online sul sito delle Entrate. La presenza di un Notaio è obbligatoria solo nel caso in cui si debba procedere alla lettura del testamento e ad una successiva divisione dell’eredità.

Quanto costa una successione?

Se volessimo fare del facile populismo, diremo che “eppure la morte è gratis in questo paese”. La verità è che il primo passo da compiere quando di presenta una dichiarazione di successione è proprio quello di pagare una serie di imposte di successione.

Un bollo dal costo di 58,48€ per ogni trascrizione richiesta, la tassa ipotecaria di 35€ per ciascun ufficio territoriale competente, i tributi speciali di 18,59€ per ogni Conservatoria, l’imposta ipotecaria calcolato sul 2% del valore lordo degli immobili, e quella catastale, 1% sul valore lordo degli immobili, sono solo le “prime” tasse che è necessario pagare quando ci si appresta a succedere.

Una volte versati i tributi sopra indicati, ci si troverà nella condizione di dover pagare le imposte di successione scegliendo se adempiere l’obbligo in un’unica soluzione o in modalità rateizzata. Le imposte di successione sono calcolate, in percentuale, sulla base del valore complessivo dell’eredità e sul grado di parentela. Se l’eredità supera il milione di euro le imposte saranno il 4% per il coniuge o parenti in linea retta; se il valore supera i 100mila euro la percentuale da corrispondere al fisco è il 6% per fratelli e sorelle. Tutti gli altri parenti, fino al quarto grado, devono versare il 6% del valore dell’eredità, mentre tutti gli altri soggetti sono obbligati a versare l’8%.

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