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Coronavirus e Mercato Immobiliare: la casa si conferma come bene rifugio

Per molti la pandemia e il lockdown causato dal Coronavirus in Italia porteranno presto il nostro Paese a una crisi economica, ma la casa sembra rimanere un bene rifugio.

Coronavirus e Mercato Immobiliare: casa si conferma bene rifugio
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«Il lockdown ha bloccato al momento tutte le attività legate al mondo delle compravendite ed è ormai probabile che dovremo rivedere al ribasso il numero delle transazioni che ci aspettavamo da questo 2020 – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it – Le risposte dei nostri utenti, però, dimostrano quanto forte sia il valore che noi italiani attribuiamo alla casa e quanto, nonostante una pandemia, questa rimanga un bene rifugio a cui in pochi sono disposti a rinunciare».

Il resto degli utenti intervistati si divide fra chi è preoccupato ma non per questo ha intenzione di accantonare l’idea di comprare casa (30,1%) e chi, invece, si sente più ottimista nella ricerca (22,7%). Per il 16%, infine, questa situazione non sta avendo alcuna influenza sulla sua decisione di acquistare un immobile.

Chi sta pensando di rimandare l’acquisto

L’età non sembra avere peso sull’ipotesi di rinunciare alla ricerca e all’acquisto di una casa, tanto che la percentuale dei rispondenti che sta pensando di posticipare tutto a tempi migliori è molto simile fra gli under 50 e gli over 50 (rispettivamente 30,7% e 32,3%).

Ciò che sembra fare di più la differenza su questo approccio è la finalità d’acquisto. Chi si è fatto maggiormente intimorire dalla pandemia è chi sta cercando casa da comprare ai propri figli, tanto che il 37,2% di questa fetta di campione sta pensando di rimandare. La percentuale scende al 33,9% fra chi sta cercando come investimento personale e tocca il picco più basso del 28,7% fra gli utenti in cerca della prima casa, la fascia che sembra rimanere in ogni caso più ferma nella sua volontà di acquistare.

I timori più diffusi fra chi sta pensando di rimandare l’acquisto

All’oltre 30% del campione che ha dichiarato di essere molto preoccupato al punto di pensare di posticipare la sua ricerca immobiliare, il sondaggio ha chiesto anche di giustificare le motivazioni di questa ipotesi. Al primo posto fra i timori più ricorrenti c’è la paura che scoppi nel breve una grave crisi economica in cui non ci si potrà permettere di indebitarsi con l’acquisto di una casa: questa motivazione è stata indicata dal 59,3%. A seguire, il 20,7% di chi sta pensando di rimandare lo farebbe con la convinzione che la pandemia porterà a un calo dei prezzi, per cui potrebbe valere la pena aspettare di trovare offerte migliori sul mercato.

Il 10,4% valuta l’idea di posticipare la ricerca per il timore di perdere il lavoro a seguito del lockdown. Timore, questo, maggiormente diffuso nella fascia d’età più giovane: gli under 50 infatti lo hanno indicato con una percentuale di oltre il 12% mentre scende al 6,9% la percentuale di chi ha dato questa risposta e ha più di 50 anni. Infine, il 9,7% degli utenti potrebbe rimandare la ricerca perché non ha più fiducia nella possibilità che le banche gli concedano un mutuo.

Quali conseguenze avrà la pandemia sull’economia italiana?

Gli intervistati non hanno buone aspettative rispetto a quello che succederà all’economia italiana quest’anno: secondo il 58,5% infatti la pandemia porterà nel breve a una recessione. Il 18% dei rispondenti appare poco meno catastrofista, prevedendo comunque delle perdite economiche, ma contenute. Per il 4,3% è possibile che dopo il lockdown l’economia italiana cresca, seppur di poco, mentre è più alta (7,1%) la percentuale di chi prevede addirittura un boom economico dopo la riapertura di tutte le attività.

«Queste risposte sono state raccolte pochi giorni prima dell’annuncio della nuova manovra del Governo a sostegno delle imprese, che forse potrebbe aver contribuito a incoraggiare i lavoratori – precisa Giordano – In ogni caso, se i risultati di queste misure non tarderanno ad arrivare e il sostegno all’economia del Paese sarà forte e deciso è probabile che anche chi inizialmente si è dichiarato scettico e intenzionato a rimandare il suo acquisto torni a sentirsi più sicuro e a continuare con la sua ricerca».

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