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Edilizia

Guida completa al condono edilizio 2024: tutto quello che vuoi sapere sul decreto salva casa

Decreto salva casa 2024: novità e opportunità per la regolarizzazione edilizia con il condono edilizio 2024

Guida completa al condono edilizio 2024: tutto quello che vuoi sapere sul decreto salva casa
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Il decreto salva casa 2024 è diventato ufficialmente legge, aprendo nuove possibilità di sanatoria edilizia. Scopri quali difformità possono essere regolarizzate, le novità introdotte e le opportunità per chi desidera mettersi in regola. In questo articolo, analizzeremo i punti salienti del decreto-legge 69/2024, noto come decreto salva casa, con un focus sulle semplificazioni previste per il settore edilizio.

  1. Quali difformità edilizie possono essere sanate?/a>
  2. Modifiche principali al Testo Unico per l’Edilizia
  3. Doppia conformità semplificata
  4. Silenzio-assenso per le richieste di sanatoria
  5. Tolleranze costruttive: quali sono le nuove soglie?
  6. Sanzioni ridotte per la regolarizzazione
  7. Abusi edilizi di massima gravità: sanzioni alternative alla demolizione
  8. Recupero dei sottotetti: opportunità per aumentare l’offerta abitativa
  9. Sei un geometra? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Decreto salva casa 2024: novità e opportunità per la regolarizzazione edilizia con il condono edilizio 2024

La legge 105/2024 ha convertito il decreto-legge 69/2024, portando innovazioni significative in materia di condono edilizio e sanatoria di lievi difformità. Questa legge mira a semplificare la regolarizzazione di molte difformità edilizie, con un’attenzione particolare alle trasformazioni interne realizzate senza autorizzazioni. Vediamo in dettaglio cosa cambia.

Quali difformità edilizie possono essere sanate?

Con il decreto salva casa 2024, è possibile sanare tre tipi di irregolarità:

  • Difformità formali: causate da incertezze interpretative delle norme vigenti.
  • Difformità edilizie interne: spesso accumulate nel tempo e mai regolarizzate dai precedenti proprietari.
  • Difformità parziali: relative a modifiche sostanziali ma non ancora regolarizzabili a causa della disciplina della “doppia conformità”.

Modifiche principali al Testo Unico per l’Edilizia

Il decreto introduce una serie di modifiche al D.P.R. 380/2001, tra cui:

  • Edilizia libera: ampliamento delle opere eseguibili senza permesso, tra cui la possibilità di installare vetrate panoramiche amovibili (VePA) e strutture di protezione dal sole.
  • Mutamento di destinazione d’uso: agevolazioni per il cambio di utilizzo di immobili, soprattutto in aree urbane.
  • Tolleranze costruttive: nuove soglie per le difformità edilizie tollerate, a seconda della superficie dell’immobile.

Edilizia libera, nuove opportunità per i proprietari. Il decreto salva casa amplia l’ambito dell’edilizia libera, consentendo l’installazione di vetrate panoramiche senza necessità di permessi, purché non alterino la struttura dell’immobile. Inoltre, le opere di protezione solare, come tende da sole e pergole bioclimatiche, rientrano in questo ambito.

Doppia conformità semplificata

Una delle innovazioni più significative è l’abolizione della “doppia conformità“. Ora, per regolarizzare interventi realizzati senza permessi, sarà sufficiente che l’immobile rispetti la normativa urbanistica vigente al momento della richiesta di sanatoria, senza necessità di conformità alle leggi del periodo in cui è stata effettuata la costruzione.

Silenzio-assenso per le richieste di sanatoria

Un’altra importante novità è l’introduzione del silenzio-assenso: trascorsi 45 giorni dalla richiesta di sanatoria senza una risposta dell’ufficio competente, questa si intenderà accolta. Per la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), il termine è ridotto a 30 giorni.

Tolleranze costruttive: quali sono le nuove soglie?

Il decreto ridefinisce le tolleranze edilizie, permettendo difformità fino al 2% per immobili con superficie utile superiore a 500 mq e fino al 5% per quelli sotto i 100 mq. Questa misura tiene conto degli scostamenti minimi che non costituiscono violazioni edilizie.

Sanzioni ridotte per la regolarizzazione

Le sanzioni pecuniarie previste per la regolarizzazione degli abusi edilizi sono state riviste al ribasso. Ad esempio, il costo per ottenere il permesso di costruire in sanatoria sarà pari al doppio del contributo di costruzione previsto per l’intervento, con sanzioni specifiche per le SCIA tardive o per gli interventi su immobili vincolati.

Abusi edilizi di massima gravità: sanzioni alternative alla demolizione

Per gli abusi edilizi più gravi, il decreto salva casa prevede nuove soluzioni, come la possibilità di evitare la demolizione attraverso la alienazione dell’immobile al Comune, che poi potrà decidere come procedere.

Recupero dei sottotetti: opportunità per aumentare l’offerta abitativa

l decreto incentiva il recupero dei sottotetti, offrendo la possibilità di ampliare la superficie abitabile degli edifici esistenti, rispettando le leggi regionali e i limiti imposti dalla normativa.

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