Competenze professionali dei geometri: quale ruolo negli incidenti stradali
La formazione sulle competenze professionale dei geometri, alla base di un controllo delle norme di sicurezza, ricostruzione della dinamica e valutazione sul comportamento dei conducenti
E’ approdato in Commissione Giustizia della Camera il DDL per l’introduzione del reato di omicidio stradale e di lesioni personali stradali approvato dal Senato. Una discussione che interessa anche le competenze professionali dei geometri professionisti, che nel ruolo di CTU sono chiamati a svolgere perizie d’infortunistica stradale, un’attività molto complessa che prevede operazioni di rilievo, ricostruzione della dinamica dell’incidente e valutazione del danno.
L’importanza dell’attività peritale, inserita tra le competenze professionali dei geometri, è stata ben sottolineata dal Sottosegretario del Ministero della Giustizia Cosimo Maria Ferri nel comunicato stampa emesso al termine del suo intervento al convegno “Ricostruttori dinamica incidenti stradali”, organizzato lo scorso 15 settembre a Roma dal Consiglio Nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati e dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri:
“Ritengo indispensabile il lavoro svolto dai periti che devono, da una parte, controllare preventivamente che siano rispettate le norme di sicurezza e, dall’altra, ricostruire la dinamica degli incidenti e fare valutazioni sul comportamento dei conducenti. Il lavoro svolto dai periti costituisce un punto di riferimento per i giudici e per questo reputo importante il loro impegno rivolto ad una sempre maggiore specializzazione e attenzione per le tecnologie.”
Un ulteriore spunto di discussione sull’argomento delle competenze professionali dei geometri italiani che non mancherà di animare il settore.
“L’auspicio” commenta Maurizio Savoncelli, Presidente CNGeGL “è che nella discussione del DDL i limiti alla competenza siano dettati dalla comprovata capacità dei professionisti iscritti nei relativi albi professionali. Una corretta ricostruzione della dinamica del sinistro, unitamente all’equa valutazione del danno, sono gli strumenti più efficaci per evitare controversie e speculazioni nei confronti di automobilisti e parenti delle vittime della strada. Per i periti, geometri e non, un obbligo etico e morale, prima ancora che professionale”.