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Come sanare un abuso edilizio ereditato: guida pratica per proprietari e costruttori

Come sanare un abuso edilizio ereditato: scopri come regolarizzare immobili non conformi, evitare sanzioni e affrontare responsabilità legali con i giusti passi e soluzioni.

Come sanare un abuso edilizio ereditato: guida pratica per proprietari e costruttori
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Ereditare un immobile con abusi edilizi può rappresentare una sfida complessa. Questa situazione, che spesso emerge solo durante una compravendita, riguarda molti proprietari inconsapevoli delle difformità presenti. Spesso la non conformità urbanistica e edilizia viene trascurata, diventando evidente solo quando si tenta di vendere la proprietà.

  1. Tipologie di abusi edilizi
  2. Come sanare un abuso edilizio ereditato: abusi sanabili e non sanabili
  3. Identificare un abuso edilizio ereditato
  4. Ereditare un immobile con abusi edilizi: responsabilità e rischi
  5. Come sanare un abuso edilizio ereditato.
  6. Prescrizione degli abusi edilizi ereditati
  7. Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Come sanare un abuso edilizio ereditato: scopri come regolarizzare immobili non conformi, evitare sanzioni e affrontare responsabilità legali con i giusti passi e soluzioni.

Un abuso edilizio si verifica quando quanto costruito non corrisponde alle autorizzazioni ottenute. Può derivare da interventi privi di titolo abilitativo, modifiche non previste o opere eseguite in parziale difformità. Questi interventi, eseguiti senza rispettare la normativa, possono comportare sanzioni sia amministrative sia penali.

Tipologie di abusi edilizi

Le tipologie principali di abusi edilizi includono:

  • Opere senza titolo: interventi avviati prima di ottenere l’autorizzazione necessaria o successivamente alla sua revoca.
  • Difformità totale: costruzioni completamente diverse rispetto a quanto autorizzato.
  • Difformità parziale: modifiche minori che riguardano elementi specifici di un immobile.
  • Variazioni essenziali: modifiche che non rispettano i criteri di legge.

Come sanare un abuso edilizio ereditato: abusi sanabili e non sanabili

Un abuso sanabile è conforme al piano regolatore comunale. Modifiche di lieve entità, come tettoie su terrazzi, nuove aperture o l’abbattimento di tramezzi, possono essere regolarizzate tramite una sanatoria. In questi casi si può richiedere un permesso di costruire in sanatoria o presentare una CILA tardiva. Tuttavia, è importante considerare che la sanatoria comporta una multa proporzionale alla gravita dell’irregolarità.

Gli abusi non sanabili, invece, non rispettano la doppia conformità, ovvero non sono compatibili con le norme vigenti sia al momento della costruzione sia oggi. In questi casi, l’unica soluzione possibile è la demolizione.

Identificare un abuso edilizio ereditato

Per individuare eventuali abusi, il certificato di stato legittimo è fondamentale. Questo documento, richiesto durante le compravendite, attesta la conformità alle norme urbanistiche. In alternativa, si possono confrontare i progetti depositati presso il Comune con lo stato attuale dell’immobile. In caso di dubbi, è consigliabile rivolgersi a un tecnico specializzato per esaminare la documentazione.

Ereditare un immobile con abusi edilizi: responsabilità e rischi

Gli eredi di un immobile abusivo non sono responsabili penalmente degli abusi commessi dal defunto, ma possono essere soggetti a ordini di demolizione. La legge prevede che l’autore dell’abuso sia il diretto responsabile, ma il proprietario attuale, indipendentemente da come abbia acquisito l’immobile, deve regolarizzare o rimuovere l’opera irregolare.

Secondo l’articolo 29 del DPR 380/2001, i responsabili dell’abuso includono il titolare del permesso di costruire, il committente, il costruttore e il direttore dei lavori, salvo questi ultimi abbiano segnalato le irregolarità agli enti competenti. Gli eredi, invece, non sono perseguibili penalmente ma devono affrontare le conseguenze amministrative, come l’impossibilità di vendere l’immobile senza una regolarizzazione.

Come sanare un abuso edilizio ereditato.

La richiesta di sanatoria deve essere presentata entro 90 giorni dalla scoperta dell’abuso. Il Comune ha 60 giorni per valutare se l’intervento è conforme alle normative vigenti. Per immobili costruiti prima del 1° settembre 1967, può essere sufficiente dimostrare la data di costruzione e richiedere l’accatastamento. Questo permette di regolarizzare l’immobile senza incorrere in ulteriori sanzioni.

Abusi edilizi non sanabili: conseguenze legali

Quando l’immobile presenta abusi non sanabili, i proprietari devono affrontare la demolizione delle opere illegittime e le eventuali sanzioni pecuniarie. In casi gravi, potrebbero esserci anche conseguenze penali per violazione delle norme edilizie, con multe elevate o perfino l’arresto.

Prescrizione degli abusi edilizi ereditati

Il reato penale di abuso edilizio decade in:

  • 4 anni, se non ci sono atti interruttivi.
  • 5 anni, in presenza di provvedimenti come una citazione a giudizio.

L’illecito amministrativo, invece, non prevede prescrizione. Un ordine di demolizione può essere emesso in qualsiasi momento.

Sapere come sanare un abuso edilizio ereditato è fondamentale per evitare problemi legali e finanziari. Rivolgersi a professionisti esperti e seguire l’iter previsto dalla legge è la scelta migliore per risolvere queste problematiche in modo efficace.

Ereditare un immobile con abusi edilizi può rappresentare una sfida complessa. Questa situazione, che spesso emerge solo durante una compravendita, riguarda molti proprietari inconsapevoli delle difformità presenti. Spesso la non conformità urbanistica e edilizia viene trascurata, diventando evidente solo quando si tenta di vendere la proprietà.

Un abuso edilizio si verifica quando quanto costruito non corrisponde alle autorizzazioni ottenute. Può derivare da interventi privi di titolo abilitativo, modifiche non previste o opere eseguite in parziale difformità. Questi interventi, eseguiti senza rispettare la normativa, possono comportare sanzioni sia amministrative sia penali. Le tipologie principali di abusi edilizi includono:

  • Opere senza titolo: interventi avviati prima di ottenere l’autorizzazione necessaria o successivamente alla sua revoca.
  • Difformità totale: costruzioni completamente diverse rispetto a quanto autorizzato.
  • Difformità parziale: modifiche minori che riguardano elementi specifici di un immobile.
  • Variazioni essenziali: modifiche che non rispettano i criteri di legge.

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