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Attualità

Come i nuovi Indici di affidabilità fiscale sostituiranno gli studi di settore

Addio agli studi di settore che, piano piano, lasceranno il posto ai nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale messi a punto dall'Agenzia delle Entrate.

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Entra nel vivo il processo di rinnovamento delle norme fiscali in vigore per i lavoratori autonomi e i professionisti. Pronti i nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale che cominceranno ad essere applicati dall’inizio del 2018. Addio agli studi di settore che, piano piano, lasceranno il posto ai nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale messi a punto dall’Agenzia delle Entrate. La novità non è ancora effettiva, ma lo sarà a breve, presumibilmente a partire dall’inizio del prossimo anno. Una sostituzione graduale ma inarrestabile che, a processo concluso, modificherà ampiamente le regole fiscali in vigore per i lavoratori autonomi e i professionisti.

Con la scomparsa degli studi di settore e il consolidamento del nuovo sistema, ai contribuenti sarà attribuito un voto da uno a dieci a seconda del grado di affidamento che il fisco possa riporre sul singolo lavoratore o professionista. Chi rispetterà tutti i parametri, è previsto che possa godere di alcuni benefici e, in particolare, dell’esclusione o, comunque, della riduzione dei termini per le verifiche fiscali.

La Commissione degli esperti ha appena ricevuto dall’Agenzia delle Entrate il documento con l’indicazione dei primi 70 indici su cui misurare l’affidabilità fiscale dei lavoratori autonomi e dei professionisti. Di questi, 29 riguardano il settore del commercio, 15 quello manifatturiero, 17 quello dei servizi e 9 quello dei professionisti.

Le imprese e i professionisti operanti in questi settori dal 2018 “potranno avere un riscontro trasparente della correttezza dei propri comportamenti fiscali attraverso una metodologia statistica ed economica che stabilirà il grado di affidabilità”. In questo modo potranno così accedere alle eventuali premialità.

 

Quanto agli altri settori, entro fine anno, saranno definiti gli altri 80 indici. L’obiettivo è mandare completamente a regime il nuovo sistema a partire dell’inizio del 2019.  

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