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Modificato il coefficiente individuale degli ISA indicatori sintetici di affidabilità. Buona notizia per le imprese?

Modificato il coefficiente individuale degli ISA indicatori sintetici di affidabilità. Buona notizia per le imprese?
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Arriva una importante modifica agli Isa che va nella direzione delle richieste presentate da CNA e consente di rimuovere una delle anomalie più rilevanti nell’applicazione degli indicatori sintetici di affidabilità. La Commissione esperti è intervenuta sulla revisione del cosiddetto correttivo individuale.

Tra le anomalie riscontrate in sede applicativa degli Isa indicatori sintetici di affidabilità per il 2018, CNA ne aveva segnalate alcune importanti, ma la maggiore era proprio rappresentata dall’effetto molto pesante che aveva il coefficiente individuale sugli Isa.

Il coefficiente individuale adatta la stima dei ricavi e del valore aggiunto alle performance dell’impresa negli otto anni precedenti, aumentando le stime qualora l’impresa presenti valori su livelli più elevati della media, o abbassando invece le stime qualora l’impresa abbia avuto una performance inferiore alla media.

La maggiore criticità emergeva sul coefficiente individuale quando l’impresa, nell’anno di applicazione dell’Isa, subiva una “caduta” di ricavi e/o di valore aggiunto rispetto all’andamento medio degli otto anni precedenti.

In tali casi, infatti, il coefficiente individuale continuava ad agire secondo aspettative in linea con gli anni pregressi ma che non erano state raggiunte nell’anno di applicazione.

L’intervento ora approvato dalla Commissione, prevede che in tale casistica, al ricorrere di determinate condizioni, l’effetto del coefficiente individuale sia adattato al gap di “caduta” dei ricavi rispetto ad un nuovo valore che è il valore delle stime corretto dall’andamento di variabilità individuale dell’impresa negli otto anni precedenti.

Le condizioni affinché il ricalcolo dell’effetto del correttivo individuale agisca sono tre: che l’impresa abbia un valore di Isa inferiore a 10, che abbia un valore di coefficiente positivo e che, nell’ultimo periodo d’imposta, quello di applicazione, vi sia una riduzione dei ricavi rispetto agli anni precedenti.

Per fornire l’appropriato effetto sull’esito dell’Isa, si tiene conto del “peso” del coefficiente individuale rispetto alla stima complessiva dell’Isa. In tal modo, tanto maggiore è il peso del coefficiente individuale sulla stima complessiva, tanto maggiore sarà la riduzione che l’impresa si vedrà riconoscere con il nuovo calcolo.

Anche se l’effetto complessivo di tale intervento ad oggi non è stimabile, CNA valuta positivamente l’intervento che va a favore delle imprese e nella direzione di risolvere i problemi segnalati in Commissione il 5 dicembre scorso. L’intervento effettuato va quindi in tale direzione e CNA continuerà a impegnarsi per rimuovere le altre anomalie riscontrate nell’applicazione degli Isa al fine di far raggiungere allo strumento una reale credibilità e affidabilità delle valutazioni che, si ricorda, possono portare ad effetti anche molto rilevanti a favore delle imprese con i benefici “premiali”.

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