Codice Comune Catastale: guida completa per geometri e tecnici

Il codice comune catastale è un elemento essenziale per identificare con precisione la posizione di un immobile nei registri nazionali, in relazione specifica al comune in cui si trova.

Tutto sul codice comune catastale: come identificarlo, dove trovarlo, e la sua importanza nelle operazioni immobiliari e fiscali. Guida completa e dettagliata.

Ogni comune italiano possiede un codice comune catastale unico, assegnato dalla Direzione Centrale Servizi Catastali, Cartografici e di Pubblicità Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. Questo codice è fondamentale per il censimento dei beni immobiliari, assicurando che ogni proprietà sia catalogata correttamente all’interno del comune di appartenenza.

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Codice Comune Catastale: cosa è e come funziona

Il codice comune catastale è un identificativo amministrativo che coincide con i confini territoriali del comune. È composto da quattro caratteri alfanumerici, assegnati a tutti i comuni italiani in ordine alfabetico secondo la provincia di appartenenza. Il codice è costituito dai primi due caratteri, una lettera e un numero, che indicano la provincia, mentre le ultime due lettere specificano il comune.

Questo codice è utilizzato anche nel codice fiscale per indicare il luogo di nascita. In caso di nuove suddivisioni amministrative, i codici vengono aggiornati e possono essere consultati online.

Gli immobili censiti nel catasto dei fabbricati riportano l’indirizzo di ubicazione all’interno della zona censuaria, una porzione di territorio comunale con caratteristiche omogenee in termini di redditività. Nei comuni più piccoli, la zona censuaria è unica, mentre nelle grandi città può essere suddivisa in più parti.

Codice catastale e immobili: come viene assegnato

Il codice comunale di un immobile è determinato dalla sua categoria d’uso, che il Catasto suddivide in diverse tipologie:

• Immobili a destinazione ordinaria, suddivisi nei gruppi A, B e C, comprendono abitazioni, uffici, scuole, magazzini e locali commerciali.
• Immobili a destinazione speciale, identificati nel gruppo D, includono opifici, alberghi, teatri e fabbricati con usi specifici industriali o commerciali.
• Immobili a destinazione particolare, nel gruppo E, comprendono stazioni di trasporto, ponti a pedaggio e altri edifici di interesse pubblico.
• Categorie fittizie come unità in corso di costruzione o definizione, lastrici solari, o fabbricati non ancora dichiarati.

Queste categorie servono a determinare la rendita catastale dell’immobile, una valutazione fondamentale per fini fiscali e per le transazioni immobiliari.

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Come risalire al codice comune catastale con visura?

Il codice comune catastale può essere facilmente reperito attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, ed è un’informazione indispensabile per numerose operazioni immobiliari, come compravendite, locazioni o dichiarazioni fiscali relative alla rendita catastale.

Questo codice è disponibile anche tramite la Visura Catastale, un documento che può essere richiesto presso l’Agenzia delle Entrate. Per ottenere una visura, è necessario fornire alcuni dati, tra cui:

• Informazioni sul soggetto intestatario dell’immobile.
• Dati catastali specifici dell’immobile, come il foglio e la particella.
• Indirizzo dell’immobile.

I dati catastali includono il foglio, che rappresenta una porzione di territorio comunale sulla mappa catastale, e la particella, che è il numero di identificazione all’interno di quel foglio. Ogni unità immobiliare urbana all’interno di un edificio è identificata da un subalterno, il quale rappresenta l’unità minima censibile con autonomia reddituale e funzionale.

Il codice comune catastale è fondamentale per comprendere la classificazione e la valutazione di un immobile. Questo codice varia in base alla destinazione d’uso e alle specifiche caratteristiche dell’immobile, ed è essenziale per tutte le operazioni catastali e fiscali.